Non tutti i dati però sono negativi. Il ‘passivo’ accumulato con le banche e gli istituti creditizi dalle famiglie è enorme, ma in calo rispetto a tre anni fa, quando c’era stato un vero e proprio record. Ciò perché le famiglie hanno preferito indebitarsi di meno, ricominciando se possibile a risparmiare. I debiti, oltre che per l’acquisto di una abitazione o di un mezzo di trasporto, sono generati dal credito al consumo, dai finanziamenti per la ristrutturazione di beni. Se dall’inizio della crisi l’incremento del debito medio delle famiglie consumatrici è stato del 35%, l’inflazione è aumentata del 13,4%. La crisi ha spinto ad indebitarsi sempre di meno, privilegiando il risparmio. Ed infatti, i depositi delle famiglie sono aumentati del 12%. E’ una conseguenza diretta, secondo gli osservatori economici, dell’aumento delle tasse, degli effetti della crisi e della paura di non uscire dalla recessione: tradotto vuol dire meno acquisti, meno investimenti e più risparmi.
Fonte LiraTv