Hanno passeggiato sul lungomare e sul Corso (dove qualche esercizio commerciale aperto sono riusciti a trovarlo), si sono spinti prima al Duomo e poi al Giardino della Minerva (con l’immancabile tappa al Presepe dipinto di Carotenuto e ai negozietti di souvenir), hanno avuto la possibilità di ammirare il Complesso di San Pietro a Corte ed i musei cittadini. Ma di shopping nemmeno l’ombra, visto che i commercianti non hanno voluto raccogliere l’invito di amministrazione comunale e associazioni di categoria. Un’altra occasione persa, sebbene la macchina organizzativa fosse stata messa in moto da tempo. Ad ogni buon conto, i crocieristi non si sono lasciati scappare l’opportunità di ammirare le bellezze della nostra città, visto che la maggior parte di loro hanno preferito trascorrere le ore di sosta a Salerno, altri invece sono saliti sui bus e si sono recati tra la vicina Paestum e la Costiera Amalfitana, prima di far ritorno a bordo per riprendere il viaggio.
(Fonte LIRATV)
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Gentilissimo amico, dobbiamo fare una separazione del termine crociera: quella di massa, come in questo caso, e quella per ricchi, che utilizza altre tipologie di nave. La crociera di massa si svolge a bordo, poi che si attracchi a qualche scalo è anche simpatico, al massimo un giretto o un’escursione. La creciera per ricchi funziona in un altro modo, le navi seguono rotte ed scali ben diversi, e la loro sosta non è di poche ore. Detto questo, una città se vuole avere appeal deve per prima cosa garantire le due “S”: Sicurezza e Servizi. Atteso che Salerno non è come latre realtà della Campania per quanto riguarda la Sicurezza, credo debba fare ancora molto per i servizi. Il punto, mio gentile amico, è che questa città non ha il senso dell’organizzazione e della funzionalità. Non ci vuole molto, ma solo un pò di buona volontà. Credo di averlo detto nel mio precedente post. Se i commercianti non hanno ritenuto di stare aperti è una loro scelta che non giudico. Ben conoscendo il fatto, da esperto dels ettore, che forse di affari ne avrebbero fatti pochino, tranne bar e pizzetterie. Ma questo è un classico. Il punto cruciale è l’immagine che la città vuole dare all’immaginario collettivo di chi giunge. Salerno non ha attrattori turistici e non lo dico io, ma gli addetti ai lavori. Però, questo non è un buon motivo per realizzare qualcosa. Possibile che una risorsa che non ci può togliere nessuno “La Scuola Medica Salernitana” venga molto dopo la squadra Salernitana nel cuore dei Salernitani? Per quanto riguarda la distribuzione della ricchezza non saranno certo le compagnie di navigazione a portarle a Salerno il giorno di Ferragosto. La nostra vicina, Napoli, non si è arricchita con l’arrivo di crocieristi, di traghettisti e turisti vari. La teoria è affascinante, e molto, la pratica è cosa ben diversa.
Ma perché certi personaggi di Salerno vedi signora Sisi ed altri devono dimostrare di avere una coda più lunga degli altri???? Il turismo o si produce o si resta poveri.Preferisco la costiera Sorrentina, molto più bella di Salerno.
Parlate di Napoli come se li non avessero i turisti: se le navi vengono a Salerno è ovvio che non sarà il 100% dei crocieristi a scendere in città, ma solo una % di questi, così come è ovvio che solo una % di questi spenderà qualcosa…ma se trovano tutto chiuso, nessun servizio e niente da vedere( il crescent può non piacere ma in futuro sarà un attrattiva arcihitettonica) va da se che l’anno prossimo invece di avere 4 linee di navi da crociera che attraccano a Salerno ne avremo 3, perchè i turisti non parleranno bene di noi.
X i commercianti: nessuno dice che dovete lavorare 365gg all’anno, però se sapete che il ferragosto avrete probabilmente più gente a passeggio da attirare del fine settimana precedente, la settimana di ferie prendetevela prima, non c’è scritto da nessuna parte che il 15 agosto dobbiamo stare tutti indistintamente in ferie…..
Arturo per Arturo per Arturo,sarebbe opportuno che lei firmasse i sui articoli.Complimenti per la sua illuminata lezione in economia di settore, molto utile a questi lentissimi salernitani,ciò non toglie di competere e prendere le opportunità che vengono offerte a questa città.Lei ha centrato in pieno il concetto di crociera di massa e crociera per ricchi facoltosi che sono stati avvistati nelle coste del Cilento,spetterà all’individuo intercettare queste opportunità per contribuire con il proprio indotto alla ricchezza degli individui.Comunque grazie anche a Lei x aver contribuito ad aprire il cervello dei popolani di Salerno.
Gentile amico, nel ringraziarla per l’apprezzamento, devo ammettere, purtroppo, che i nostri pavidi concittadini sono solo bravi a enunciare e non a realizzare. Passare dal sapere al saper fare, questo è quello che manca. Ci si trascina dai proclami roboanti alla più conclamata insipienza. Noi viviamo in un contresto socio economico arrestrato. Una realtà in cui non esistono cooperative di peso e i consorzi sono solo quelli pubblici ci da pienamente l’idea della differenza tra noi e l’Emilia Romagna. Eppure, basterebbe un pò di fantasia e mettere in atto una tesina degli studenti dell’ultimo anno di un istituto turistico o alberghiero. Basterebbe già prendere questi ragazzi ed utilizzarli come guide e negli info point per i turisti, sarebbero ben felici di farlo in cambio di un credito scolastico e di uno zainetto con il logo dell’attività promozionale. Farebbero esperienza e si divertirebbero. D’altronde fanno o non fanno già anche Salerno a Porte Aperte? I Musei dovrebbero stare aperti fino a tardi. Bisognerebbe riprendere tutto ciò che rigurda la Scuola Medica Salernitana e farla gestire a creativi e competenti della comunicazione. In occasione come quella di domenica prevedere anche delle rievocazioni teatrali in costumi del tempo. Insomma la pubblicità è l’anima del commercio. Ma da vecchi bottegai salernitani, questi aspettano qualcuno che passa se passa. E se entra nel negozio, stancamente ed anche infastiditi lo liquidano senza dirgli neanche: GRAZIE. Ad maiora. Arturo