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Il Bari? Il 30% è di Lotito, poi c’è Infront. Lo scrive Dagospia

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Lotito e Infront: sono questi i proprietari occulti del Bari. Almeno è quello che scrive il sito Dagospia (a firma di Giancarlo Dotto) che intreccia le vicende del patron della Lazio con il caso Tavecchio e le sponde create dal parlamentare-tifoso Francesco Boccia per evitare il crac dell’ex club dei Matarrese. «Si dice – scrive Dagospia – che, grazie ai buoni uffici di Francesco Boccia, consorte in carriera dell’ex ministra Nunzia De Girolamo e amico personale di Enrico Letta, il mitico Lotito abbia allungato l’ennesimo tentacolo anche sul Bari Calcio e sia uno dei pezzi forti della nuova proprietà fantasma (suo il trenta per cento, mentre il restante settanta sarebbe di Infront, la società di Marco Bogarelli, e di Mp & Silva, ufficialmente acquisitori dei diritti televisivi e commerciali, di fatto proprietari)».

Di sicuro, l’operazione ha preso il volo in ambito Mediaset. L’opinionista Paparesta traslocato da una vetrina all’altra, e l’opinionista Arrigo Sacchi che “consiglia” Denis Mangia come allenatore…Al Bari stanno arrivando giocatori cresciuti nel vivaio della Lazio. Di sicuro, Lazio e Bari hanno scoperto, improvvisamente, di volersi molto bene.

PAPARESTA: BASTA ATTACCHI GRATUITI
Il presidente dell’Fc Bari, Gianluca Paparesta, risponde alle ipotesi giornalistiche, circolate ieri sul sito Dagospia, che vedrebbero il patron della Lazio, Claudio Lotito, nel pacchetto dei soci del sodalizio biancorosso. Paparesta, ha voluto fare alcune precisazioni, a margine della presentazione del progetto Bari Academy, che potenzierà ulteriormente il settore giovanile:

“Lo dico pubblicamente qui – ha affermato – io sono l’unico artefice dell’operazione di acquisto del Bari all’asta fallimentare. Un’operazione che comporta tanti onori ma anche tanti oneri. Non ho nulla da nascondere. Io e la mia famiglia abbiamo fatto un investimento importante. Ci sono importanti realtà locali che ci stanno supportando dal punto di vista commerciale e forse, in futuro, lo faranno anche da quello societario”.

“Non possiamo permetterci attacchi gratuiti verso una società che sta nascendo e che sta riscuotendo l’affetto e il sostegno di tanti tifosi – ha aggiunto il patron biancorosso – spiegando inoltre di “potersi permettere di valutare e decidere quali investitori far entrare e partecipare al progetto. A prescindere che siano italiani, russi o di altri paesi”.

Anche Infront, ribadendo una posizione già manifestata un paio di mesi fa, ha fatto sapere che con la Football club Bari 1908 c’è solo un rapporto di partnership ma che non vi è alcuna partecipazione nell’azionariato della società calcistica barese.

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