Menichini rilancia gli elementi messi in secondo piano da Somma
redazione
Stampa
La Salernitana s’affida a Leonardo Menichini e non è escluso che l’ingaggio del nuovo allenatore possa permettere alla società di rivalutare alcuni dei giocatori che erano stati messi in secondo piano da Somma. In particolare, il passaggio al 4-3-3 dovrebbe far sì che sia Castiglia che Volpe possano avere maggiori chanche di ritagliarsi uno spazio importante in squadra. Mendicino dovrebbe essere restituito al suo ruolo naturale di centravanti, ma non è escluso che comunque possa essere ingaggiata un altro attaccante in grado di assicurare un buon bottino di reti. Un altro centravanti (tra Coda e Cani, non Sforzini), però, arriverebbe solo in caso di partenza di Ginestra (col quale in passato Menichini avrebbe avuto da ridire, ma pare che tra i due ci sia già stato un chiarimento telefonico). Restano da chiarire, invece, le posizioni di Mounard e Foggia che, anche per motivi ambientali, potrebbero cambiare aria. E per sostituire il mancino napoletano la Salernitana potrebbe attingere al vivaio Lazio: i capitolini, infatti, potrebbero girare ai granata Tommaso Ceccarelli, che sembrava destinato al Foggia. Con due anni di ritardo, dunque, il matrimonio tra la Salernitana e l’ex di Lanciano e Feralpi Salò (che rifiutò il trasferimento) si potrebbe celebrare. All’appello, poi, manca ancora un terzino sinistro, con Armenise in vantaggio rispetto a Garofalo, il nuovo arrivato si giocherebbe il posto con Giacomini. Come detto, Menichini (che a Crotone ha saputo valorizzare un certo Calil, accostato di recente alla Salernitana) spesso ha praticato il 4-3-3, ma può anche variare spartito tattico (il suo mentore, Mazzone attuava il 3-5-2, lo scorso anno a Pisa spesso ha utilizzato il 4-2-3-1). La certezza è che, sebbene da giocatore si disimpegnasse da difensore, il tecnico di Ponsacco è un estimatore del gioco offensivo.