E’ recente invece la collaborazione con il Comune per la realizzazione del Museo Civico, disegnando e curando la sezione dei “pittori maioresi”, con dipinti di grande rilievo storico-artistico provenienti dalla collezione Mino Sorvillo, tre generazioni di artisti, attivi tra la metà del XIX e i primi decenni del XX secolo da Gaetano Capone a Pietro Scoppetta, a Ferrigno, Paolillo, Albino, Della Mura, Lucibello fino all’ultima generazione Gambone e Bartolo Savo. Sezione che preannuncia quella che ospita una significativa retrospettiva di opere di Manfredi Nicoletti, provenienti da un comodato reso possibile dal figlio Luigi.
Infine la sezione che accoglie una significativa esperienza condotta negli anni Settanta dall’artista Ugo Marano, proponendo, per espressa volontà dell’artista, l’intera collezione di piatti realizzati per il progetto “Museo Vivo” da figure emblematiche della cultura italiana, da Argan a Menna, da Turcato a Tot, a Falzoni, a Sanguineti, a Guttuso. Bignardi ha curato per il Museo Civico diverse altre mostre personali ed istallazioni; Giuseppe Di Muro, Nicola Guarino e, lo scorso anno, quella dedicata alle opere vietresi dei primi anni Cinquanta, dello scultore Amerigo Tot, proponendo alcuni grandi pannelli maiolicati, inediti, realizzati dall’artista ungherese presso la Ceramica Pinto.
«È il riconoscimento sentito – afferma Secondo Squizzato sindaco di Cetara – soprattutto all’amico, per il suo contributo sincero, schietto e allo storico dell’arte, alla sua generosità e allo slancio che contraddistingue l’entusiasmo che accompagna ogni suo progetto, ponendo al centro delle sue prospettive i giovani». Per l’occasione saranno esposte, in una delle sale della torre vicereale, venti “mattonelle maiolicate” dipinte da UGO MARANO nel 2006: le opere, esposte grazie alla disponibilità degli eredi del grande artista scomparso di recente, appartengono al ciclo dedicato alla “Donna”, punto centrale della sua poetica. La donna è per Marano l’energia del nuovo millennio, capace, tenace contro la quale l’uomo rivolge le sue incertezze, le sue incapacità.
NOTE BIOGRAFICHE del prof. Massimo Bignardi
Massimo Bignardi è docente di Storia dell’Arte contemporanea e direttore della Scuola di Specializzazione in beni storico artistici presso l’Università di Siena. È stato commissario della XI (1986) e XIV (2003) Quadriennale Nazionale d’Arte di Roma; del Premio Lissone (2005); della XIII Biennale d’Arte Sacra (2008). Dal 2003 dirige il Museo-Fondo Regionale d’Arte Contemporanea di Baronissi e, dal 2012, la rivista geaArt, periodico di cultura, arti visive, spettacolo e nuove tecnologie creative. Ha curato l’ordinamento di significative mostre, tra queste “The Modernity of Lyrism” (Stoccolma, 1991); “Arie mediterranee”, (Stoccolma, 1998); “Materie del digitale “(con T. Trini, Milano, 2000); “Mediterraneo Miró” (Salerno, 2002); “Picasso. La seduzione del classico” (Como, 2005); “Segni del Novecento. Disegni italiani dal Secondo Futurismo agli anni Novanta” (2010); “Prospettive dell’urbano. Dieci scultori per le periferie di Siena” (Siena, 2011); “Amerigo Tot. In viaggio verso il Mediterraneo” (2013). Di recente ha pubblicato: Le stanze del Minotauro. Scritture su Picasso (2008 e 2011); Praticare la città. Arte ambientale, prospettive della ricerca e metodologie d’intervento (2013), e la monografia dello scultore Franco Fossa (2013).
Orari di apertura: Lunedì-Sabato 18.00-22.00 Domenica 11.00-13.00 / 18.00-22.00
Informazioni tel. 089. 262919
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