Per i club che vinceranno il prossimo campionato di Lega-Pro, l’impatto “economico” della promozione in serie B, determinera’ i seguenti valori di bilancio: ricavi ingressi da stadio + 200 mila euro, ricavi da diritti tv +1,2 mln euro, ricavi da contributi sociali +1,8 mln euro, valore della produzione +4,8 mln di euro, costo del lavoro + 2,8 mln euro, costo della produzione + 5,5 mln di euro, perdita esercizio -300 mila euro.(fonte Report Calcio 2014).
L’impatto “finanziario” quantifichera’ i seguenti valori: diritti prestazione calciatori +1,9 mln euro, compartecipazione Noif +2,1 mln euro, patrimonio netto +0,7 mln euro, debiti +3,4 mln euro.
Ma per i tifosi qual’e’ il punto di equilibrio tra “risultati aziendali e risultati agonistici”?
Per le societa’ di calcio, tale punto di equilibrio non puo’ prescindere dalla “funzione di ricavo” legata ai tifosi .
Tifosi “aziendalisti” e “tifosi ultras”risultano avere due modi differenti di “amare” la propria squadra del cuore.
Il tifoso “aziendalista” partecipa agli eventi agonistici e parimenti s’interessa anche degli aspetti societari del proprio club, il tifoso “ultras” preferisce invece, godersi e motivare il risultato agonistico rispetto a quello aziendale.
In ossequio a tale principio, i tifosi, in “termini aziendali”, diventano “protagonisti principali” delle strategie di marketing e merchandising dei club di riferimento.
Allo stato i club di calcio, si presentano sul mercato, come “soggetti sui generis”, rispetto al “prodotto commercializzato” , ed ai “fattori della produzione” utilizzati.
Il “prodotto” spettacolo , ed i “calciatori” fattori della produzione, rendono i club di calcio oggetto di osservazione per i classici “stakeolder” , per il mercato , per i tifosi, e per le aziende sponsor.
Fidelizzare il tifoso significa migliorare la valutazione del brand, con relativo aumento per il club dei propri ricavi commerciali.
Riguardo la “variabile ricavi da stadio” bisogna evidenziare che nella prossima stagione 2014/15 in Lega Pro saranno dodici i “derby di campanile”
Con la “riforma” dei campionati , dal prossimo fischio di inizio di fine agosto, i club di Lega Pro sono stati divisi in tre gironi di 20 squadre : Girone A (club del Nord), Girone B (club del Centro) e Girone C (club del Sud).
I derby piu’ sentiti , e seguiti dalle tifoserie risulteranno essere i seguenti: Girone A ( Alessandria- Novara, Como- Monza, Cremonese- Mantova, Venezia- Vicenza , Girone B ( Lucchese- Pisa, Reggiana- Spal, Pistoiese- Prato, Ancona- Ascoli, Girone C ( Paganese- Salernitana, Juve Stabia- Savoia, Messina- Reggina, Catanzaro- Cosenza. (Fonte La Gazzetta dello Sport).
I derby in questione, mettono a confronto blasone, storia e tradizioni di tifoserie sempre pronte a contribuire (in termini di ricavi da stadio) a favore della propria squadra del cuore.
L’ideale classifica delle societa’ di Lega Pro divise per “regione” risulta essere la seguente : Lombardia (11 club), Campania (8), Toscana (8), Emilia Romagna (5), Calabria , Puglia, Veneto (4), Basilicata, Piemonte, Marche, Abruzzo (2), Liguria, Alto Adige, Friuli, Umbria, Lazio, Sicilia, Sardegna, San Marino (1).
Ricavi da stadio spezzatino, per supportare la propria “squadra del cuore”!!!!
Antonio Sanges dottore commercialista