Lo scrivono in una nota i parlamentari Bonavitacola e Iannuzzi. «Il processo di riforma deve poter avvenire, invece, all’interno di un organico disegno innovativo, che individui obiettivi e strumenti, a partire dalla realizzazione di una significativa autonomia finanziaria, per l’adeguamento delle infrastrutture e per la semplificazione delle attività’ amministrative. Nella situazione specifica della Campania, in particolare, l’accorpamento delle autorità portuali di Napoli e Salerno produrrebbe risultati sicuramente opposti a quelli voluti, considerate le ben distinte problematiche che interessano i due scali e che da una commistione di governance non riceverebbero alcun beneficio. In tale contesto stiamo portando avanti ogni iniziativa ed ogni contatto utili in sede governativa perché’ riteniamo il decreto legge uno strumento inappropriato per affrontare il tema del riassetto istituzionale dei porti. Per queste ragioni chiediamo che questo tema vada scorporato dal decreto “Sblocca Italia”, optando per un Disegno di Legge organico, che potrà’ consentire di perseguire in modo adeguato ed incisivo l’obiettivo strategico del rilancio competitivo del sistema portuale italiano».
On. Fulvio Bonavitacola
On. Tino Iannuzzi