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Provincia di Salerno, la CGIL: “In autunno si vota nel caos delle funzioni non riorganizzate dell’Ente”

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Il prossimo 12 ottobre si voterà per scegliere il Presidente e i Consiglieri del nuovo “Ente” di secondo livello previsto dalla legge 56/2014 che ha decretato la soppressione delle province così come le abbiamo conosciute e che riteniamo contenga  elementi di grande confusione in merito alle funzioni attualmente esercitate dalle Province, e su come verranno modificate. “La soppressione di questo Ente Territoriale intermedio è stato un gravissimo errore tanto rispetto alla democrazia partecipativa- nel rapporto Istituzione e Territorio- quanto rispetto al depotenziamento e alla mancata erogazione di servizi importanti e fondamentali per i cittadini” – interviene Maria Di Serio, Segretario Generale Cgil Salerno – “Infatti, mentre partiti, gruppi, lobby di potere, anche trasversali, affilano le armi per assicurarsi il residuale potere gestionale demandato ai nuovi organismi (Presidente, Consiglio Provinciale e Assemblea dei Sindaci), nessuno interviene nel merito delle questioni vere, cioè quelle che interessano i cittadini relativamente ai servizi per scuole, viabilità, ambiente ecc., su come e dove saranno utilizzati e ricollocati i lavoratori dell’Ente in parte disciolto e con quali criteri e regole si procederà per il mantenimento dei posti di lavoro, anche in partecipate, quali l’Arechi Multiservice”.

In particolare, deve essere qui denunciato il mancato ruolo programmatorio della Regione Campania, la quale avrebbe dovuto regolamentare e disciplinare settori importanti, come ad esempio il Mercato del Lavoro e i relativi servizi. Diventa utile e necessario avviare un confronto tra Istituzioni e Sindacato per capire come si intenda intervenire, quali sono le linee programmatiche per la questione dei servizi che rimarranno di competenza della “nuova provincia”, con quali criteri e modalità si interverrà sul personale in servizio e quale sarà il modello organizzativo e gestionale per il futuro, il tutto per evitare le crescenti preoccupazioni di cittadini e lavoratori. La Cgil Confederale, unitamente alla Segreteria della Funzione Pubblica e delle altre Categorie interessate, si renderà promotore, già nei prossimi giorni, di iniziative e momenti di confronto anche pubblici, sui temi e sulle questioni qui sollevate, per fare chiarezza con trasparenza e determinazione ponendo fine a chiacchiere,demagogie e populismi di tutte le bandiere.

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