“Anche nel mese di agosto abbiamo registrato un calo di presenze in spiaggia rispetto allo scorso anno – continua Borgo – dal 5 al 40%, che dobbiamo purtroppo sommare con i dati negativi di giugno e luglio. Solo alcune regioni meridionali hanno goduto di un maggior numero di giornate di sole, ma nelle altre il maltempo non solo ha tenuto i turisti lontani dalla spiaggia, ma soprattutto ha causato gravi danni alle strutture balneari”.
“Spiagge così deserte non si vedevano da anni – afferma Borgo – a farne le spese anche i lavoratori stagionali con 50 mila unità in meno, i consumi di bar e ristoranti, l’economia turistica in generale”. Secondo un sondaggio condotto dal Sib su un campione rappresentativo di imprese balneari italiane i maggiori cali si sono sofferti in Friuli, Veneto e Liguria mentre le regioni che sono andate meglio rispetto allo scorso anno sono solo Sicilia, Puglia e Sardegna.
“Molti imprenditori balneari sono in ginocchio – conclude Borgo – pertanto stiamo mettendo a punto le richieste da presentare sia alle amministrazioni locali sia all’Agenzia delle Entrate: sospensione per un anno del pagamento dell’imposta regionale, riduzione della TARI e un maggiore riconoscimento negli Studi di Settore delle situazioni climatiche sfavorevoli. Ci preoccupano, poi, le circa 300 imprese che a settembre si troveranno richieste di pagamento dei canoni demaniali sproporzionate”.
Fonte ANSA