L’iniziativa aziendale programmata dalla Lega-Pro, di far disputare in giorni diversi le gare di campionato, risulta essere sicuramente una vincente iniziativa di marketing che potrebbe quantificare nuovi ricavi da diritti tv, ma al tempo stesso tale situazione, che stravolge le abitudini dei tifosi abituati a seguire la domenica propria squadra del cuore, potrebbe determinare un calo di presenze allo stadio, con relativa disaffezione verso il “prodotto calcio”.
I “tifosi –consumatori” che si ritengono “danneggiati” da tale situazione, potrebbero richiedere l’applicazione della normativa prevista dall’art. 140-bis del codice del consumo ed attivare una “class action” (azione di classe).
In tempo di calcio austerity , le societa’ di calcio, non possono prescindere dalla “funzione di ricavo” legata ai tifosi e dai ricavi da diritti tv.
Tifosi “aziendalisti” e “tifosi ultras”risultano avere due modi differenti di “amare” la propria squadra del cuore.
Il tifoso “aziendalista” partecipa agli eventi agonistici e parimenti s’interessa anche degli aspetti societari del proprio club, il tifoso “ultras” preferisce invece, godersi e motivare il risultato agonistico rispetto a quello aziendale.
In ossequio a tale principio, i tifosi, in “termini aziendali”, diventano “protagonisti principali” delle strategie di marketing e merchandising dei club di riferimento.
Allo stato i club di calcio, si presentano sul mercato, come “soggetti sui generis”, rispetto al “prodotto commercializzato” , ed ai “fattori della produzione” utilizzati.
Il “prodotto” spettacolo , ed i “calciatori” fattori della produzione, rendono i club di calcio oggetto di osservazione per i classici “stakeolder” , per il mercato , per i tifosi, e per le aziende sponsor.
In tale situazione, per migliorare la valutazione del brand societario , con relativo aumento per il club dei propri ricavi commerciali, bisogna attivare una politica di fidelizzazione dei propri tifosi.
In tema di fidelizzazione dei tifosi, anche grazie al sistema di ”customer relationship management” (CRM), le società di calcio, possono ampliare le proprie capacità attrattive, sia nei confronti dei propri supporters e sia verso gli sponsor, determinando la soluzione ideale, per gestire l’intera sfera relazionale, che si identifica verso la propria squadra del cuore.
Un esempio di applicazione di CRM è stato attivato con successo dal Biella Basket società che milita nel massimo campionato di pallacanestro. ( fonte Sponsornet.it)
Il nuovo format dei campionati di Lega Pro prevede in termini di bilancio, per i club che otterranno la promozione nella serie cadetta il seguente “impatto economico”: ricavi ingressi da stadio + 200 mila euro, ricavi da diritti tv +1,2 mln euro, ricavi da contributi sociali +1,8 mln euro, valore della produzione +4,8 mln di euro, costo del lavoro + 2,8 mln euro, costo della produzione + 5,5 mln di euro, perdita esercizio -300 mila euro.(fonte Report Calcio 2014).
L’impatto “finanziario” quantifichera’invece i seguenti valori: diritti prestazione calciatori +1,9 mln euro, compartecipazione Noif +2,1 mln euro, patrimonio netto +0,7 mln euro, debiti +3,4 mln euro.
Antonio Sanges dottore commercialista
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