Giunti sul posto gli agenti della Polizia di Stato hanno individuato un giovane che, alcuni minuti prima, in preda all’ira a causa di un litigio con la fidanzata, aveva sfogato la sua rabbia colpendo con i pugni le lamiere di un’autovettura ivi parcheggiata danneggiandola in più punti.
Nel corso della procedura identificativa e della relativa constatazione dei danni al veicolo, tre giovani, provenienti dall’interno della discoteca, hanno assunto un atteggiamento provocatorio nei confronti dei poliziotti, pur senza essere parti interessate, facendo trasparire una sorta di solidarietà del tutto gratuita, nei confronti dell’artefice del danneggiamento.
In tale contesto operativo, gli agenti hanno invitato i tre giovani ad astenersi dal loro deprecabile comportamento ma, nel momento in cui costoro si accingevano ad allontanarsi, uno di loro, incurante dell’ammonimento e manifestando un evidente stato di agitazione, si è rivolto nei confronti dei poliziotti con frasi particolarmente offensive e di chiara natura minacciosa.
Essendosi concretizzate le fattispecie delittuose di oltraggio e minacce a Pubblico Ufficiale a carico del giovane, identificato per C. P., salernitano di anni 20, già noto alle forze dell’ordine per diversi precedenti, i poliziotti hanno proceduto al suo accompagnamento negli uffici di polizia per deferirlo all’Autorità Giudiziaria.
Giunti in ufficio, C. P. non solo si è rifiutato di dichiarare le proprie generalità ed ha ostacolato i rilievi foto dattiloscopici ma, messo al corrente di essere persona indagata per le ipotesi di reato ravvisate in precedenza, si è scagliato contro un agente colpendolo con violenza al volto e ad una gamba, costringendo il poliziotto a ricorrere alle cure ospedaliere.
La gravità dell’episodio ha determinato una diversa valutazione della posizione giuridica di C. P., responsabile dei reati di resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale che ne hanno legittimato l’arresto. Come disposto dal Pubblico Ministero di turno, l’arrestato è stato condotto presso le camere di sicurezza della Questura in attesa del giudizio per direttissima che sarà celebrato nella mattinata odierna presso il locale Tribunale.
un verme in meno represso perché prende a pugno una macchina prendesse a pugni i loro genitori che l’hanno messo al mondo ridicolo
Mo te ne accorgi,anzi te ne accorgerai in futuro che caz… che hai fatto e quando ti costerà provolòne!!!scommetto che hai visto da vicino i wc.
Bravo coglione!!
solo una cosa ti auguro di raccogliere tante saponette inutile verme della società
No, e’ inutile prenderli per i fondelli, non lo capiscono neanche. Sono solo dei bulletti a cui, alla prima parola fuori posto, bisogna assestare immediatamente un fragoroso cinquino in faccia. Si ridimensionano immediatamente perché a casa loro la strafottenza e la maleducazione vengono incentivate da paghette e complimenti.
OHHH! STI GIOVANI BORIOSI E SQUALLIDI STANNO DISTRUGGENDO LA BUONA FAMA DI SALERNO CITTA EDUCATA! STE SERIE DEL CAVOLO TIPO GOMORRA GLI MONTANO TROPPO LA TESTA E IN PIU I GENITORI COGLIONI, FESSI E INCAPACI DOVREBBERO PERDERE LA PATRIA POTESTA’!!
Ah aj ah che coglione….anzi che coglioni…….peccato che i poliziotti non lo abbiano sparati nelle ginocchia…
Il problema in italia e’ che polizia e carabinieri ne ammazzano troppo pochi.