Il primo a prendere la parola è stato Marco Botta, presidente dell’Associazione di formazione professionale Sophis, il quale ha sottolineato come “il Moa è il più grande contenitore culturale della città di Eboli, grazie alla collaborazione valente tra le diverse associazioni che ne fanno parte”. La parola è poi passata la direttore del Moa, Giuseppe Fresolone “vogliamo mettere in atto un superamento del concetto di Museo Tradizionale, attraverso due punti strategici: l’utilizzo di nuove tecnologie, e qui è fondamentale l’aspetto economico, e la creazione di un centro di elaborazione culturale, in questo caso fondamentali sono le idee. Il Moa ha come obiettivo quello di unire la didattica con la ricerca e l’attività artistica, avendo un unico filo conduttore per creare turismo e diffondere cultura storica e senso critico nella comunità. Creare, quindi, una sinergia tra il gruppo operante nel Museo e la cittadinanza”.
Intervenuto, poi, il vicesindaco Cosimo Cicia, il quale riprendendo le parole di Botta ha dichiarato che “il Moa è il più grande contenitore culturale non solo di eboli, ma di tutta la provincia di Salerno”. Il vicesindaco ha poi ringraziato i diversi componenti operanti al MOA per la passione con la quale operano e si è rammaricato per chi ancora non sostiene questo tipo di iniziative, rispondendo alle piccole critiche e agli appelli rivolti dai relatori e dai presenti all’amministrazione comunale. Infine l’intervento del direttore artistico del MOA Luigi Nobile e la presentazione dell’intero programma, già iniziato il 3 settembre con Campania Felix, evento dedicato al problema dei rifiuti in Campania, e che proseguirà fino a dicembre con tutta una serie di eventi culturali ed artistici, che spaziano dal teatro alla pittura, passando per la musica e il cinema.
Nobile ha ringraziato tutti i collaboratori, ha definito il Moa un “polmone culturale vivo” ed ha illustrato gli eventi del programma invitando molti dei protagonisti a presentare gli appuntamenti, come Vincenzo Marsiglia dell’associazione “Eboli Nuova”, Lucia Lanzara della “Compagnia di teatro del Bianconiglio”, Stefania Vestuto dell’Associazione di promozione sociale “Affricamente”, il cantante dei “Nictagena” Walter Tocco, Antonio Gasparro dell’”Associazione Atletica Ebolitana”, Pasquale De Divitiis dell’associazione “Conception” e Vito Leso, presidente dell’Associazione “WEBOLI”.
Si entra nel vivo il 9 settembre alle 20.00: l’anniversario dello sbarco alleato a Salerno sarà celebrato con “La Notte della Memoria”; alla proiezione del documentario “Operazione Avalanche” seguirà la rappresentazione teatrale “Di memoria non si muore” di Lucia Lanzara e il tutto sarà accompagnato dalla voce di Vincenzo Rivelli, speaker del programma radiofonico condotto all’aperto “Radio Rebelde: musica e guerra”. Tanti, poi, gli eventi che seguiranno, come la mostra “Invictus – In viaggio con Mandela” che sarà inaugurata il 19 settembre, la proiezione del film sulla guerra “La grande illusione” il 25 settembre, la presentazione del Portale della città di Eboli WEBOLI il 25 ottobre e lo spettacolo teatrale “La cantata dei pastori” l’8 dicembre. Tanto spazio alla musica, con i concerti di Christian Macedonio, Bogo, Nictagena, Silvio Tufarelli, La compagnia dei Cantori Popolari. Spazio anche ad importanti ospiti internazionali, come il tenore slovacco Yaroslav Dvorsky il 20 ottobre.
All’interno della rassegna TransEurope Express (24 ottobre – 21 novembre – 12 dicembre),inoltre, ci saranno artisti stranieri per indagare il complesso panorama artistico europeo indipendente e “sotterraneo”. Il programma completo è ancora in allestimento e alcuni eventi sono soggetti a modifiche per cause di forza maggiore, ma è possibile seguire il calendario aggiornato sulla pagina facebook del MOA e del Mo’Art – circolo culturale e ricreativo. Istituito nel 2012 all’interno del complesso monumentale di Sant’Antonio, il MOA sorge nel cuore storico della città di Eboli ed ospita una ricca documentazione dedicata all’Operazione Avalanche, lo sbarco degli Alleati a Salerno, durante la Seconda guerra mondiale. Il suggestivo percorso espositivo si snoda lungo il portico del chiostro e in vari ambienti attigui ospitando tutto l’anno mostre, reading, incontri culturali e concerti, mentre nella Sala emozionale è possibile rivivere tutte le fasi dello sbarco alleato del 1943 nella Piana del Sele.
Lo scopo principale del MOA è quello di celebrare la libertà e l’unione dei popoli attraverso la conoscenza, la creatività, la cultura, ricordando le paure, le sofferenze, le privazioni e il sacrificio di migliaia di persone, sia civili che militari. Un museo concepito non solo come luogo della memoria ma come strumento attivo di marketing territoriale, fedele alla cultura locale e all’immagine nella quale può ritrovarsi l’intera comunità. Un luogo di aggregazione culturale e umana, in cui ogni sfumatura dell’Arte trova la giusta collocazione: rappresentazioni teatrali, mostre, proiezioni di film e documentari, concerti, djset. Partner dell’iniziativa: AdUp Comunicazione, Affricamente, Associazione Bianconiglio, Atletica ebolitana, Comune di Eboli, Conception, DiB, Eboli cultura del territorio, Eboli Nuova, Joystick, Monochrome Records, Musicalmente.