Appena ieri c’era stata una riunione negli uffici regionale dell’Ormel a Napoli, dove, oltre ai rappresentanti della Btp Tecno, avevano preso parte anche i rappresentanti sindacali. “E’ stata una riunione interlocutoria”, aveva detto Matteo Buono, segretario generale della Cisl Salerno. “L’incontro ora è aggiornato al prossimo 18 settembre. Alla disponibilità espressa dall’azienda di adottare misure alternative ai licenziamenti, con il ricorso ad un contratto di solidarietà difensivo, noi abbiamo innanzitutto ribadito che per la strada del tavolo aperto al Mise non è esaurita. Rivendichiamo il mantenimento degli attuali livelli occupazionali, nel rispetto dell’accordo firmato nel 2010, alla presenza dell’allora vice ministro Paolo Romani, che prevedeva un piano operativo quinquennale – fino a giugno 2015 – con un numero di personale occupato di gran lunga superiore a quello attualmente in servizio”.
Nel contempo i sindacati hanno chiesto alla BTP di capire come si stia organizzando per andare avanti e dare un futuro al sito di Battipaglia, evitando così gli esuberi. “Sulla proposta di contratto di solidarietà abbiamo chiesto di poter acquisire una proposta dettagliata sottoporre al vaglio dei lavoratori e, quindi, un aggiornamento della discussione ad altra data. Un primo confronto tra i lavoratori avverrà in azienda il prossimo 15 settembre. Saremo all’Ormel il prossimo 18 settembre, data fissata per il nuovo incontro, solo ed esclusivamente se dal confronto emergerà la volontà di sottoscrivere l’accordo proposto”.
Tanti auguri btp
Che schifo, la colpa é dei nostri governanti che ci hanno portato in quest’europa con regole assurde e irriformabili, dove non basterebbero i trasferimenti interni per mantenere l’intero continente. Ricordo Fassina del partito democratico (ha lavorato al FMI fondo monetario esperto economista) che dice “non potendo svalutare la moneta bisogna svalutare il lavoro” (abbassare i vostri stipendi o licenziare)….
MI spiace ora tocca a voi, quindi cercate di mettere al corrente quanta più gente é possibile, bisogna fermare questi fascisti al governo il prima possibile altrimenti la maggioranza andrà in mezzo ad una strada.
Unica soluzione praticabile euro-exit, riappropriazione sovranità monetaria, rifinanziamento dello Stato a tassi agevolati tramite una banca centrale al servizio dell’Italia, e grandi investimenti pubblici in settori produttivi.
Che Dio ci assista.