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Crescent, Tavolo tecnico convocato dalla soprintendenza in due tempi

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Tavolo tecnico convocato dalla Soprintendenza sul destino del Crescent e sui tre rilievi mossi dal Consiglio di Stato in due tempi. In mattinata il gruppo Rainone e gli ambientalisti hanno parlato con il  soprintendente  Miccio. Il Comune di Salerno ha chiesto ed ottenuto di incontrare, privatamente,  in un secondo momento, la soprontendenza.

Alle 16.30 sono arrivati in soprintendenza l’esponente dell’avvocatura di Stato, Rita Santulli e la delegazione del comune composta dall’architetto Marilena Cantisani, l’avvocato Antonio Brancaccio, Felice Marotta, Davide Pelosio e Bianca De Roberto. Al summit c’era anche Giorgio Cui uno dei professionisti che fanno parte della squadra dell’architetto catalano Riccardo Bofill. Alle 19.30 l’incontro si è concluso.

I delegati municipali hanno ribadito quando sostenuto da De Luca nei giorni scorsi: l’opera è legittima e la discussione va fatta su pochi punti, come ad esempio colori e contesto.

In mattinata il gruppo Rainone ha affidato a una memoria difensiva le sue richieste tecniche:«Abbiamo fatto richiesta di ripristino della decorrenza dei termini, 45 giorni, fissati dalla sentenza per la conclusione della procedura – ha detto l’avvocato Lorenzo Lentini, legale del gruppo Rainone – inoltre se qualcuno immagina che questo iter possa concludersi negativamente, noi apriremo altre strade per far valere i nostri diritti».

Italia Nostra, dal canto suo  cita l’articolo 146 comma 8 della legge Urbani: «Nei 20 giorni successivi al preavviso di diniego del Soprintendente – sostiene l’Avvocato  Agosto – il Comune deve adottare il provvedimento definitivo. Che in questo caso è negativo».

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PER IL COMUNE DI SALERNO FELICE MAROTTA/ VIDEO

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