L’imprenditore dovrà scontare una condanna definitiva a 6 anni di reclusione per i reati di bancarotta fraudolenta, di cui all’art. 216, primo comma, n. 1 e 2, e all’art. 223 della Legge Fallimentare.
I beni sottratti alla procedura fallimentare risultavano custoditi all’interno di un capannone, sito nel Comune di Santa Marina (SA), di proprietà di una delle società riconducibili al soggetto ed erano stati acquistati con fondi comunitari, nell’ambito di un piano di investimenti, che prevedeva la costruzione di un impianto di avannotteria e di un ulteriore impianto destinato alla lavorazione ed alla trasformazione di prodotti ittici, finanziati con tre distinti decreti di concessione POR per un ammontare complessivo di circa €. 4.000.000,00.
Nella realtà dei fatti accertati dalla Guardia di Finanza di Sapri, poco e nulla di ciò fu realizzato e le ingenti somme ricevute, già a suo tempo, furono destinate, anche tramite l’emissione e l’utilizzazione di fatture per operazioni inesistenti per circa 10.000.000 di Euro, a finalità non certo lecite, proprio perché diverse da quelle previste.
L’attività espletata testimonia il costante impegno profuso dalla Guardia di Finanza al contrasto dei reati fallimentari, reprimendo ogni forma di condotta che possa ledere gli interessi della collettività.
COMUNICATO UFFICIALE Guardia di Finanza – Comando Provinciale Salerno