Salernitana: basta sofferenze, a Lamezia in campo i più in forma
redazione
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Come era successo a Martina Franca, anche contro l’Aversa Normanna la Salernitana ha regalato più di un tempo agli avversari. Indubbiamente le reazioni d’orgoglio dei granata e l’ottimo apporto dei calciatori subentrati a gara in corso sono elementi che devono rappresentare degli importanti punti di ripartenza, anche perchè hanno fruttato due vittorie in rimonta. Ma non si può pensare che questo possa essere un copione da riproporre troppo spesso. Per questo motivo è lecito aspettarsi che mister Menichini nel tempo (ma neanche tanto) possa immaginare di rivedere scelte ed assetto iniziali. Insistere col 4-3-3, se gli interpreti non sono in condizione o vengono impiegati in ruoli in cui fanno fatica (vedi Calil centravanti) può essere controproducente. Tornare al passato, a costo di riprendere il discorso tattico interrottosi con l’esonero di Somma, potrebbe essere costruttivo, ma solo se c’è piena convinzione di farlo. La sensazione è che anche a Lamezia la Salernitana si schiererà in campo col 4-3-3 e allora le novità potrebbero esserci non nello schema ma negli attori protagonisti. Sono diversi i giocatori che reclamano una maglia, Lanzaro in difesa, Giandonato e Favasuli in mediana, Mendicino e Negro in avanti. Ma il tecnico di Ponsacco ha anche dei punti fermi: in questo momento Trevisan sembra intoccabile, così come Pestrin in mezzo al campo e Nalini sull’esterno. Per questo la sensazione è che a finire in ballottaggio possano essere Bianchi, Castiglia, Volpe, Gabionetta e lo stesso Calil. La settimana corta di preparazione (in Calabria si giocherà sabato alle 15) aiuterà il trainer granata a fugare rapidamente i dubbi, con la speranza che stavolta la sua Salernitana possa soffrire meno per portare a casa il risultato.