Così commentano il capogruppo regionale del Pd, Raffaele Topo, e il consigliere regionale, Angela Cortese, la proposta di Caldoro di risolvere con una norma legislativa del Parlamento o del governo l’esaurimento delle risorse per le prestazioni sociosanitarie. ”Ora si invoca Roma – incalzano Topo e Cortese – ma cosa hanno fatto in questi quattro anni il commissario ed i subcommissari per evitare tutto ciò? Quali decisioni hanno assunto per arrivare puntualmente ogni anno, a settembre, a esaurire le risorse disponibili? Hanno mai disposto che le Aziende pubbliche determinassero le loro capacità operative, presupposto indispensabile per definire il monte prestazioni da acquisire dai convenzionati? Hanno mai chiesto alle Aziende sanitarie pubbliche di incrementare le loro capacità operative con l’AlPI, in modo da poter utilizzare attrezzature e personale per tempi più lunghi, con conseguenti economie di scala?” “E’ fuori luogo – concludono Topo e Cortese – invocare, come sempre, il governo nazionale. Caldoro una volta tanto si assumesse le sue responsabilità dinanzi alle sue evidenti inefficienze amministrative, senza scaricare su altri. A sentire il Presidente della Regione, quando c’è qualcosa che non va in Campania, la colpa è sempre degli altri. E’ un gioco che deve finire”.
(ANSA).