Continua la battaglia in Europa di Isabella Adinolfi sull’utilizzo del fondo Garanzia Giovani, programma dedicato ai giovani del Fondo Sociale Europeo. Senza immediati adeguati correttivi, si prepara ad essere il prossimo grande flop sul quale discuteremo per mesi, ci chiederemo i perché e i percome questo programma, che ricordiamo è stato finanziato per 6 miliardi, avrà fallito miseramente.
E’ di qualche giorno fa la sua interrogazione scritta che chiede chiarezza sui dati relativi all’occupazione, soprattutto nel mezzogiorno d’ Italia, zona che soffre particolarmente la disoccupazione giovanile: “l´iniziativa “Garanzia Giovani” che secondo la Raccomandazione del Consiglio (2013/C 120/01) dovrebbe: garantire che tutti i giovani di età inferiore a 25 anni ricevano un´offerta qualitativamente valida di lavoro, proseguimento degli studi, apprendistato o tirocinio entro un periodo di quattro mesi dall´inizio della disoccupazione o dall´uscita dal sistema d´istruzione formale.
La suddetta raccomandazione enuncia al contempo: “di monitorare e riferire a scadenza regolare sugli sviluppi relativi alla progettazione, all´attuazione e ai risultati dei sistemi di garanzia per i giovani “. A tal proposito, in che modo la Commisione Europea sta assolvendo all´obbligo di monitorare e riferire al comitato per l´occupazione? Quali sono i dati ed i dossiers di tale monitoraggio, nonché le raccomandazioni specifiche indirizzate ai singoli stati membri?”
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