Vorrei esprimere la mia solidarietà ad una ragazza di Sant’Antimo, Francesca Di Donato, che ha reagito ad un tentativo di scippo ed è stata investita. Certo, il microdelinquente, magari tossicodipendente, lo si trova dappertutto; ma in alcuni territori della Regione si sono completamente perse le regole e c’è una spaventosa concentrazione di episodi di violenza.
Questo dovrà essere nei prossimi mesi uno dei punti all’attenzione di quanti hanno o avranno responsabilità istituzionali. Non c’è dubbio che la sicurezza sia di competenza – in primo luogo – del governo nazionale e delle forze dell’ordine, ma sicuramente il clima che si crea in un territorio dipende dalla presenza e dalla attività di tutti i soggetti istituzionali. Questo significa la mobilitazione di tutte le risorse, di tutti i comuni, di tutte le forze di polizia; significa stabilire un clima generale di rispetto delle regole, che deve iniziare dalle amministrazioni pubbliche; significa ridare fiducia nella possibilità che nei nostri territori si possa tornare a garantire sicurezza.
Oggi questa fiducia non c’è: la gran parte dei cittadini pensa che questa sia una battaglia persa, e guai a noi se si entra in questo stato d’animo. La battaglia è difficilissima, perché negli anni si è diffusa una certa tolleranza verso l’illegalità. Dobbiamo mettere in piedi un progetto sicurezza per la Campania e fare in modo che sia un problema nazionale: tutti devono capire che rischiamo di perdere un pezzo decisivo dell’Italia. Per me, il primo passo per chi è nelle istituzioni dovrebbe essere un confronto serrato con il Governo e il Ministero dell’Interno per la definizione di un programma con impegni precisi: risorse e uomini a disposizione, tempi, definizione precisa dei ruoli.
È una sfida da vincere, e la si può vincere anche accompagnando il lavoro di repressione con il lavoro educativo nelle scuole, nelle parrocchie, nelle organizzazioni sportive. E poi bisogna rilanciare l’economia perché, se si vive in un territorio degradato nel quale non si trova lavoro, alla fine prima o poi si scivola nella delinquenza. Un progetto sicurezza per la Campania, dunque, nel quale impegnare il governo nazionale e tutte le energie per ricostruire una speranza e per dire a noi stessi che la sfida della sicurezza non è perduta, se vogliamo garantire ai nostri concittadini di poter vivere in questi territori, di non aver paura, di non dover scappare per vivere”.