La vittoria di domenica scorsa, targata Negro – Mendicino ha evitato tensioni e polemiche nei confronti del mister che nel corso della partita sofferta contro i giovani virgulti Normanni era stato preso di mira per scelte apparse fin dal principio discutibili. Ora Menichini dovrà essere bravo a fare il minor numero di danni, scegliere il modulo migliore per la Salernitana tirando fuori dalla squadra il meglio. A centrocampo, ad esempio la mancanza di un giocatore di qualità si è sempre notata in queste tre partite. Non a caso l’ingresso di Favasuli sia a Martina Franca che contro l’Aversa Normanna ha consentito alla Salernitana di cambiare passo. Un altro aspetto positivo sul quale poter puntare è la forma fisica. Una squadra che corre, lotta e combatte fino al 90esimo non solo ha carattere ma ha una condizione fisica importante già a livelli accettabili dopo i primi 270 minuti di campionato. Ecco perché bisognerà gestire nel migliore dei modi queste tre partite in otto giorni. Vada per il turn over ma attenzione a non alterare equilibri e ruoli rischiando di alterare il progetto di crescita tecnico-tattico avviato dalla squadra
Salernitana: vincere aiuta a vincere, parola d’ordine “continuità”
Parola d’ordine: continuità. Continuità di gioco, continuità di rendimento, continuità di risultati. La Salernitana cerca il terzo successo consecutivo a Lamezia contro la Vigor. Lo fa alla luce dei sette punti conquistati in tre partite, delle sette reti realizzate ma ben consapevole di aver subito anche troppo e di aver concesso, in queste prime tre partite tanto, troppo alle compagini avversarie. Il calendario è stato benevolo con la Salernitana. In questi primi turni la Salernitana ha incrociato ed incrocerà i tacchetti con squadre sulla carta decisamente più deboli della squadra granata. Eppure, nonostante tutto la squadra di menichini ha sofferto. Una sofferenza legata a tanti fattori a cominciare dal modulo e da alcuni interpreti.
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