Venerdì sera all’ospedale Santobono di Napoli nel reparto di nefrologia pediatrica è crollato il soffitto in una delle stanze del quarto piano dell’ospedale, dove sono ricoverati tre bambini.
A testimoniarlo è stata la madre del piccolo Raffaele, ricoverato da circa sette mesi in attesa di un trapianto di rene.
“E’ incredibile che all’esterno come all’interno gli edifici pubblici – attaccano Francesco Emilio Borrelli dei Verdi e Gianni Simioli della radiazza – continuino inesorabilmente dei crolli. Solo la fortuna ha evitato la tragedia questa volta. Per fortuna tutti i bambini stanno bene hanno avuto solo un grande spavento ma a questo punto ci domandiamo questo ospedale è sicuro? Da cosa è dovuto questo crollo? Caldoro è cosciente dello stato in cui versa la Sanità in Campania che solo formalmente e secondo quello che lui dice sarebbe risanata ma che nella percezione comune è crollata come il soffitto del Santobono?”
Sempre venerdì sera si è avvertita una lieve scossa a Pozzuoli. Tra le 21:30 e le 22 è stata avvertita dalla popolazione un’oscillazione della terra ed è stato udito un boato. Forte lo spavento tra gli abitanti del centro storico e del lungomare puteolano, la scossa è stata avvertita anche in alcune zone di Napoli.
“La verità è che gli edifici pubblici e ovviamente anche quelli privati – concludono Borrelli e Simioli – non hanno subito adeguate manutenzioni con il passare degli anni e che la Protezione Civile nazionale a nostro avviso non ha realizzato a adeguato i piani di evacuazione in caso di emergenza. Allo stato attuale non è difficile prevedere che in caso di eruzioni o forti terremoti gli edifici crolleranno come birilli e oltre ai danni potremmo trovarci dinnanzi ad una vera e propria strage. Moriremo come topi in trappola. Purtroppo il problema della sicurezza e della tenuta statica degli edifici è da tempo sottovalutato visto che si pensa solo a nuovi condoni e continue cementificazioni selvagge”.
Commenta