Dalle indagini, si accertava che i lavori, di inizio taglio boschivo venivano eseguiti senza le dovute autorizzazioni degli Enti preposti; infatti, l’unico documento che il trasgressore era in grado di esibire, era un semplice parere per movimento terra e miglioramento fondiario presentato alla Comunità Montana competente, mentre la zona interessata dal taglio è un’ampia area boscata e non un terreno seminativo come riportato nella relazione tecnica prodotta dal tecnico incaricato. Data la netta trasformazione dello stato dei luoghi, per la realizzazione di tali lavori era necessario acquisire l’autorizzazione paesaggistica e il nulla osta dell’Ente Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.
Accertato l’abuso, le Giubbe Verdi, deferivano a piede libero alla competente Autorità Giudiziaria di Vallo della Lucania i due trasgressori, uno in qualità di proprietario ed esecutore materiale dei lavori, l’altro in veste di tecnico incaricato per false dichiarazioni. Salgono a 25 le persone denunciate dal Corpo Forestale dello Stato, per il reato di tagli boschivi senza autorizzazioni, furto di piante e deturpamento di bellezze naturali dall’inizio dell’anno ad oggi.
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