Sarà la musica ad aprire il calendario di eventi promossi per il mese di ottobre da Comune di Ravello, Fondazione Ravello e Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali, nell’ambito del Forum Universale delle Culture.
Due i concerti in programma. “La musica che gira intorno” è il titolo del primo appuntamento, che si svolgerà nei giorni 4 e 5 ottobre nelle piazze e nelle strade di Ravello e presso l’Auditorium Oscar Niemeyer, con protagonista la musica popolare. Sabato 11 ottobre, alle ore 19.55 si svolgerà, nelle sale dell’Auditorium, il concerto della Nordwestdeutsche Philharmonie Orchester, diretta da Gintaras Rinkevicias.
Nei giorni successivi, sarà invece inaugurata la mostra di opere di Manuel Cargaleiro. Il percorso espositivo, che sarà ospitato fino a dicembre a Palazzo Tolla, include pannelli policromi, piastre, piatti, vasi e sculture in ceramica e permetterà di ripercorrere le tappe fondamentali della vasta e poliedrica esperienza artistica del maestro portoghese.
In occasione dell’inaugurazione della mostra verrà inoltre organizzato un convegno sul tema della tradizione locale della ceramica e sulle influenze sul paesaggio della Costa d’Amalfi.
“L’interculturalità farà ancora da filo conduttore – spiega Alfonso Andria, presidente del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali – Il nostro convegno, che ha aperto sabato scorso il programma del Forum a Ravello, ha infatti sottolineato ancora una volta la necessità di uno scambio culturale con altri territori. In questo quadro si inserisce infatti il protocollo di intesa, scaturito al termine dell’incontro, per istituire a Ravello un Centro Unesco e per costruire una rete dei Paesi del Mediterraneo che ospitano siti riconosciuti dall’Unesco come patrimonio mondiale dell’umanità”.
Il progetto, denominato “Interculturalità per il Mediterraneo” è stato sottoscritto dall’Università di Salerno, dall’Iccrom, International Centre for the Study of the Preservation and Restoration of Cultural Property, al quale aderiscono 133 Paesi, dall’Icomos Italia, International Council on Monuments and Sites, una ong sostenuta dall’Unesco che raccoglie oltre 7mila iscritti, dall’Accademia Egiziana di Roma e dall’Università della Pace.
Il supporto sarà assicurato dalla Regione Campania, dai Comuni di Ravello e Minori e dal Centro Universitario Europeo per i beni culturali. Oltre alla promozione di un Centro di secondo livello Unesco “category two” a Ravello, il progetto prevede studi e ricerche sugli aspetti socio-economici dei territori dove si trovano siti Unesco, al fine di promuovere l’unità culturale trasversale ai diversi popoli ed idee.
“Il progetto di fare di Ravello un piccolo gioiello patrimonio del mondo, un centro di studi per affrontare i temi del patrimonio culturale, la conservazione, la gestione e l’utilizzo dei siti Unesco, non può che lusingarci – interviene il sindaco di Ravello, Paolo Vuilleumier – Esaltare il comune denominatore tra Paesi così diversi è proprio l’appartenenza all’area mediterranea, che permea la nostra storia e le nostre tradizioni. E’ l’apertura al mondo esterno che ha fatto di Ravello un luogo noto in tutto in mondo. Segno che l’impegno sociale a favore della cultura genera bene, bellezza e ricchezza”.
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