Sulla ruota di Lamezia Terme esce il tre, tre come le vittorie consecutive,tre come i gol segnati finora in trasferta, tre come i cambi decisivi di Menichini che per ben tre volte dalla panchina pesca il jolly. Era acaduto a Martina Franca, è successo con l’Aversa Normanna è accaduto a Lamezia Terme. Con una variante al prgramma: questa volta la rimonta non è stata siglata dal duo Negro – Mendicino ma da Calil e Mounard. La forza della Salernitana arriva dalla panchina. Un bel segnale che arriva dal match con la Vigor e che fa ben sperare per il prosieguo. Fin qui la Salernitana sta trovando continuità di risultati contro squadre abbordabili, le cosiddette piccole del torneo ma che spesso nascondono le insidie più grandi.
La Salernitana di Menichini non solo trova un presente fatto di risultati e gol al’attivo: ben 8 in quattro partite ma sabato scorso per la prima volta la porta di Gori è rimasta immacolata. La Salernitana ha dimostrato di avere enormi potenzialità. Inutile dire che gli appelli, adesso, siano tutti nel segno dell’umiltà. Ma al di là dei comprensibili appelli a non esaltarsi, impossibile non guardare al calendario non impossibile: nelle prossime tre partite la Salernitana affronterà altri avversari alla portata: Ischia, Melfi all’Arechi, la trasferta di Foggia più difficile sul piano ambientale che non in campo ed il derby con il Savoia. Quattro partite che possono mettere le ali ai piedi della Salernitana