“La polemica che ha accompagnato la celebrazione della festività del Santo Patrono, che ha scandito la cronaca di questi giorni, necessita di un chiarimento e di un doveroso ridimensionamento perché possa essere inquadrata nella sua reale dimensione. Innanzi tutto il nostro ruolo di portatori dei Santi non può essere confuso con questioni estranee ai valori della tradizione e del culto strettamente legato alla funzione religiosa: nulla di politico e nulla di strumentale. Abbiamo atteso il trascorrere di questi giorni volendo riflettere e porgere un doveroso atto di scuse alla Città, che più di tutti ha risentito delle ricadute di quanto è accaduto domenica alla processione. Infatti, non entriamo nel merito delle polemiche in riferimento agli impegni assunti, tra la Curia e i Portatori, preferiamo discutere di questi argomenti nelle sedi e luoghi deputati a questo. I Portatori, con umiltà hanno rispettato la Chiesa e le TRADIZIONI Salernitane come, a esempio la benedizione a mare a P.zza Cavour.
Si ribadisce, con fermezza e chiarezza che nessuna pressione o indicazione esterna ha influito sulla processione di domenica, se non la volontà del Popolo, che ha voluto sollecitare una ripresa delle tradizioni e indicare, a noi portatori, il percorso che il Santo nella sua lunga storia insieme alla nostra Città, aveva scritto in tutti i libri. Il tutto si è svolto senza atti di violenza, unicamente nel rispetto dei buoni sentimenti ispirati nella fede, per i Santi, in un unico abbraccio con la nostra amata Salerno. Per noi portatori, la linea della Curia resta un riferimento ineludibile e assoluto, non intendiamo mai cedere a nessun atto che possa prescindere dal ruolo di chi è chiamato a professare la fede religiosa che accomuna il popolo di Salerno.
Con questo spirito, sentiamo di apprezzare, con riconoscenza, anche la posizione della stessa Chiesa Salernitana e, pertanto, appare assolutamente giusto e doveroso accogliere l’auspicio di una riconciliazione che veda protagonisti la chiesa stessa e noi portatori, anche nel nome della gente salernitana e, quindi, riaprire, da subito, un dialogo di distensione e fede vera, che prescinda da ogni tentazione di schieramento che sarebbe assolutamente inspiegabile e insensato e per chiudere ogni spazio a ulteriori polemiche. La nostra speranza è che, pur partendo da un episodio grave come quello di domenica, ci sia un’opportunità di crescita e avanzamento per tutti, nella direzione della fede verso il Santo Patrono e nel rispetto dei valori e dell’identità della nostra Città”.
I PORTATORI: San Matteo, San Giuseppe, San Gregorio VII, Sant’Ante, San Fortunato, San Gaio.