“Il problema di maggiore rilievo per l’attività professionale nelle numerose zone della provincia di Salerno interessate dai vincoli paesaggistici, che si aggiungono agli altri connessi alla presenza del Parco Nazionale del Cilento e dei numerosi parchi ed aree naturali protette regionali – ha detto il Presidentedegli Architetti Maria Gabriella Alfano – risiede nella mancanza di regole certe ed oggettive su cui fondare le proposte progettuali. Mentre per le zone soggette a vincoli “imposti dalla legge” vi sono elementi cui riferirsi, l’operato del tecnico diventa particolarmente difficile per le zone soggette ai cosiddetti vincoli imposti “per legge”. Qui, infatti, mancando ogni specifica regola, il giudizio sull’opera – demandato ad un singolo soggetto, il funzionario della Soprintendenza – finisce per essere connotato da eccessiva discrezionalità. Con il trascorrere degli anni il paesaggio su cui è stato imposto il vincolo risulta mutato, dovrebbe essere, quindi, prevista la periodica revisione dei vincoli paesaggistici. Gli interventi di architettura contemporanea sono in tanti casi valutati dalle soprintendenze italiane in senso negativo. Si tende, infatti, ad orientare le trasformazioni urbane e del territorio in genere verso “più tranquille” tipologie del passato, appellandosi al concetto di tutela come salvaguardia della preesistenza. Problemi analoghi – ha concluso il Presidente Alfano – si manifestano anche per gli interventi sugli edifici esistenti per i quali risulta in tanti casi difficile garantire la sicurezza statica, il contenimento energetico, il superamento delle barriere architettoniche”.
Fanno parte del Comitato Scientifico gli architetti Maria Gabriella Alfano e Mira Norma, gli avvocatiAntonio Brancaccio, Maria Annunziata, Francesco Accarino, Giovanni Caliulo e il dottor Ernesto Gargano.