Una rassegna internazionale d’Arte, a cadenza biennale, costituisce un evento – al di là delle tante parole e delle eccelse celebrazioni monografiche di valenti artisti – in grado di offrire una sofisticata vetrina espositiva ad artisti noti e meno noti e di di instaurare un dialogo con il pubblico e con gli specialisti del settore, mettendo a confronto esperienze e risultati diversi, proprio a Salerno, una Città proiettata verso un fortissimo rinnovamento culturale e turistico. La Biennale si configura come un network articolato che coinvolgerà enti, gallerie, artisti indipendenti ed associazioni, con l’esigenza di estrapolare i comparti espressivi dal ghetto delle specializzazioni, sperimentando percorsi multidisciplinari. La paternità dell’iniziativa spetta a Salerno in Arte, sui cui esponenti è gravato il compito di elaborare il progetto iniziale e fungere da fulcro di tutta l’organizzazione.
Obiettivo principale della manifestazione è quello di visionare le attuali tendenze artistiche e trasmettere un messaggio sociale attraverso l’arte. Ovviamente anche per gli Artisti sarà importante essere presenti per aumentare la propria visibilità attraverso la partecipazione ad un evento importante in scala internazionale. Gli artisti saranno scelti da un Comitato scientifico Internazionale. Potranno essere selezionati anche artisti “emergenti” poco conosciuti dal grande pubblico. Sarà la prima Biennale d’Arte al mondo a sperimentare gli allestimenti e le scenografie ecosostenibili: tutto ciò che verrà utilizzato all’interno delle sale espositive, dagli arredi al punto ristoro, sarà completamente realizzato attraverso il riciclo (artistico) dei rifiuti.
Ottima è stata l’intuizione degli organizzatori, l’avv. Olga Marciano (Presidente di Salerno in Arte) e l’arch. Giuseppe Gorga (Vicepresidente di Sart), che sono innanzitutto due artisti. Da anni si occupano di tematiche ambientaliste proprio attraverso l’arte (il Premio internazionale di pittura e design Rifiuti in cerca d’Autore, una delle loro iniziative più importanti). Per vocazione geografica, storica ed antropologica, l’area campana è chiamata a svolgere il ruolo di cerniera culturale fra l’Europa ed il bacino del Mediterraneo, con una estensione inevitabile alle altre culture: dell’Africa, dei Paesi dell’Est, del Medio Oriente e dell’America Latina. A tal proposito, saranno riservati specifici spazi ad artisti provenienti da altre realtà e Paesi esteri che, a loro volta, ospiteranno il Tour della Biennale in un reciproco scambio d’esperienze e di mercato.
La Biennale sarà supportata da diverse iniziative: numerosi e particolari gli eventi che l’affiancheranno, le conferenze, i dibattiti, le performance che si susseguiranno nelle otto giornate dedicate all’arte. “La creatività, la cultura, la grande architettura e il design sono ormai parte essenziale dell’identità moderna della nostra città e della sua crescita. Con la presentazione di questa mattina, parte la Biennale d’Arte Contemporanea di #Salerno, che vogliamo trasformare in un evento permanente. Puntiamo anche a realizzare un museo permanente di arte contemporanea – ha detto il Sindaco di Salerno De Luca -. Dobbiamo puntare – ha continuato il primo cittadino -,sull’arte e sulla cultura per dare un’anima alle nostre comunità e per dare occasioni di lavoro e di vita per centinaia di giovani, di creativi, di studenti dei licei artistici, che possono contemporaneamente arricchire i nostri quartieri di opere d’arte e trovare occupazione in un momento così difficile”.
Obiettivo principale della manifestazione è quello di visionare le attuali tendenze artistiche e trasmettere un messaggio sociale attraverso l’arte. Ovviamente anche per gli Artisti sarà importante essere presenti per aumentare la propria visibilità attraverso la partecipazione ad un evento importante in scala internazionale. Gli artisti saranno scelti da un Comitato scientifico Internazionale. Potranno essere selezionati anche artisti “emergenti” poco conosciuti dal grande pubblico. Sarà la prima Biennale d’Arte al mondo a sperimentare gli allestimenti e le scenografie ecosostenibili: tutto ciò che verrà utilizzato all’interno delle sale espositive, dagli arredi al punto ristoro, sarà completamente realizzato attraverso il riciclo (artistico) dei rifiuti.
Ottima è stata l’intuizione degli organizzatori, l’avv. Olga Marciano (Presidente di Salerno in Arte) e l’arch. Giuseppe Gorga (Vicepresidente di Sart), che sono innanzitutto due artisti. Da anni si occupano di tematiche ambientaliste proprio attraverso l’arte (il Premio internazionale di pittura e design Rifiuti in cerca d’Autore, una delle loro iniziative più importanti). Per vocazione geografica, storica ed antropologica, l’area campana è chiamata a svolgere il ruolo di cerniera culturale fra l’Europa ed il bacino del Mediterraneo, con una estensione inevitabile alle altre culture: dell’Africa, dei Paesi dell’Est, del Medio Oriente e dell’America Latina. A tal proposito, saranno riservati specifici spazi ad artisti provenienti da altre realtà e Paesi esteri che, a loro volta, ospiteranno il Tour della Biennale in un reciproco scambio d’esperienze e di mercato.
La Biennale sarà supportata da diverse iniziative: numerosi e particolari gli eventi che l’affiancheranno, le conferenze, i dibattiti, le performance che si susseguiranno nelle otto giornate dedicate all’arte. “La creatività, la cultura, la grande architettura e il design sono ormai parte essenziale dell’identità moderna della nostra città e della sua crescita. Con la presentazione di questa mattina, parte la Biennale d’Arte Contemporanea di #Salerno, che vogliamo trasformare in un evento permanente. Puntiamo anche a realizzare un museo permanente di arte contemporanea – ha detto il Sindaco di Salerno De Luca -. Dobbiamo puntare – ha continuato il primo cittadino -,sull’arte e sulla cultura per dare un’anima alle nostre comunità e per dare occasioni di lavoro e di vita per centinaia di giovani, di creativi, di studenti dei licei artistici, che possono contemporaneamente arricchire i nostri quartieri di opere d’arte e trovare occupazione in un momento così difficile”.