La riunione, tecnica, è l’ennesimo indizio sulla possibilità che l’amministrazione e i progettisti stiano rivedendo l’opera pubblica per tentare un accordo con la Soprintendenza. Dell’ipotesi di ridurre di un piano il Crescent aveva parlato già ieri il deputato grillino Girolamo Pisano: “E’ da censurare ogni ipotesi, che pure sembrerebbe al vaglio della Soprintendenza di rilascio di un parere favorevole – ha precisato il parlamentare in una nuova interrogazione al ministro – con prescrizioni riduttive eliminazione di un piano del Crescent sia perché insuscettibili di mitigare o ridurre l’impatto paesaggistico dello smisurato edificio e sia perché sarebbero facilmente superabili, se non adeguatamente motivate, in sede di ricorso amministrativo”.
Crescent tagliato di un piano per trovare l’intesa e andare avanti con l’opera
Crescent ridotto di un piano ed eliminazione di una delle due torri. Potrebbe essere questa la strada seguita dal Comune per modificare l’opera mitigandone l’impatto paesaggistico ed ottenere i via libera per andare avanti. Si tratta, al momento di indiscrezioni giornalistiche riportate dai quotidiani oggi in edicola. In particolare Mattino e Corriere del Mezzogiorno sottolineano come l’architetto Giorgio Cui, direttore dello studio di Riccardo Bofill e master planner per il Crescent, è da questa mattina a Salerno per un incontro al Comune.
35 Commenti
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C’è ancora gente che si ostina a dire che molti di quelli che scrivono su questo forum, avrebbero preferito che la zona degradata delle “chiancherelle”, rimanesse tale.Niente di tutto questo.Penso che quasi tutti i salernitani volevano che la zona fosse bonificata, dopo tanti decenni di abbandono,ma non per consegnarla in mano alla speculazione edilizia ma, per restituirla alla fruizione di tutti i cittadini,ma solo come grande piazza sapientemente arredata .
Premetto che non sono un deluchiano. Sono un cittadino di Salerno e come tale (e come tanti ma meno rumorosi dei chiancarielli) per me crescent va benissimo. Ne ho viste di tutti i colori in quella zona e mai nessuno parlava o diceva nulla. Eravamo al centro ma sembrava la più squallida periferia. Meglio vedere dal mare il crescent che il palazzo inail. Una piazza c’è se è confinata e i bordi sono definiti. Che sia in parte un condominio per ricchi sarà vero ma non mi da fastidio. Io non invidio il mio salumiere che va in mercedes.
E nun ce vonno sta! Sono venti anni che state sputando veleno, e pensate alla vostra salute! O almeno trovatevi un bel candidato e presentatevi alle prossime elezioni. Auguri e statemi bene!
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Si parla tanto del made in Italy,del nostro gusto apprezzato nel mondo,dei nostri monumenti,dei nostri reperti archeologici che nonostante realizzati tanti secoli fa,ci hanno tramandato l’arte e l’intelligenza nel costruire.Come dobbiamo invece considerare quest’opera assurda,solo come l’eccezione che conferma la regola o come un decadimento iniziato già qualche anno fa con costruzioni discutibili.Da molti commenti si capisce che qualcosa è cambiato,a fronte di non si sa cosa,ci è più facile deturpare.Sembra,inoltre, che il desiderio dei Cavesi di mettere un” Lenzuolo”davanti al Sole che illuminava Salerno,si sia realizzato.Questo manufatto,oscura quanto di bello è nella nostra città.