dell’industria.
Secondo la Fim una vera e propria emergenza del Paese è l’industria, senza la quale non ci potrà mai essere una ripresa economica e né lavoro. Dentro questa c’è l’emergenza che entro fine anno scadono gli ammortizzatori sociali. “Nessuna riforma del mercato del lavoro né tantomeno l’abolizione dell’articolo 18 può creare dal nulla posti di lavoro se non si interviene sulle vere cause e cioè abbassando il costo del lavoro, riducendo la fiscalità locale e creando una rete di servizi ed infrastrutture che rendono competitivo il territorio ed attrattivo per nuovi investimenti – afferma Vincenzo Ferrara, segretario della Fim Cisl Salerno.
“La nostra provincia sta vivendo troppe criticità e tantissime aziende, anche di medie e piccole dimensioni , stanno abbandonando il territorio – continua Ferrara – . Per questo abbiamo deciso di suonare la sveglia al Governo degli annunci ed alla politica sempre più assente. Ma anche gli imprenditori devono fare la loro parte che, ancora, sono troppo ancorati a vecchi schemi e poco attenti ad accogliere le sfide che abbiamo lanciato sulle relazioni sindacali e sulla partecipazione del sindacato e dei lavoratori. Troppo poche sono ancora le aziende che sottoscrivono accordi di secondo livello , indispensabili per accompagnare il rilancio competitivo della stesse e per nuove politiche espansive.”
La Fim Cisl di Salerno parteciperà alla mobilitazione con un folto numero di lavoratori che si sono dati appuntamento la mattina del 30 settembre per la partenza in pullman da piazza Casalbore a Salerno.