Peccato per non aver dato la gioia ai tifosi che ci hanno sostenuto per 90 minuti. Anche Pestrin ho voluto risparmiarlo perché a 36 anni tre partite in sette giorni sono tante. Partite facili sono quelle che hai già giocato e vinto. Il nome non conta, fa niente che ti chiami, Salernitana, Lecce, Benevento o altre. Ogni partita è storia a se ed è una battaglia. Non direi che Calil stia deludendo, a Martina è stato decisivo, oggi c’era rigore netto su di lui che l’arbitro non ha visto. Merito al Melfi che se gioca cosi metterà in difficoltà parecchie squadre. Oggi è sicuramente la peggior partita della mia gestione. Nessuna palla gol e un passo indietro sotto il profilo del gioco. Sono sicuro che quando recupererò tutti le cose andranno meglio.”
Sui tanti infortuni che stanno falcidiando la squadra nell’ultimo periodo: “Sono chiaramente dovuti proprio all’aver giocato tre partite in sette giorni. Oggi ho preferito tenere in panchina quei giocatori che avevano speso tanto proprio per preservarli da possibili acciacchi fisici. Lavoro con questa squadra e mi auguro di recuperare quanto prima tutta la rosa che, al completo, ha tutte le carte in regola per poter far bene”.
Il mister ha quindi concluso: “Se tutti si sacrificano possiamo giocare anche con quattro giocatori offensivi. Oggi abbiamo pagato molto sotto il profilo atletico, soffrendo una squadra giovane e piena di entusiasmo. Facciamo tesoro di questo punto e pensiamo a recuperare e a riprendere il nostro cammino già da Foggia”.
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