Abbiamo nell’immediato cercato un confronto con la ASL Salerno sulla problematica dei lavoratori comandati presso le nostre aziende sanitarie a tutela della genitorialità, ovvero padri e madri che residenti sul nostro territorio, con bambini ad di sotto dei tre anni hanno potuto usufruire del beneficio previsto dalla legge 151/2001, di essere trasferiti provvisoriamente dalle ogni parte di Italia.
Purtroppo dobbiamo prendere coscienza del fatto che nonostante sia un processo condiviso da tutte le organizzazioni sindacali e dalla RSU nel suo complesso, anche alla luce dell’obbligo di stabilizzare questi operatori prima ancora dio avviare qualsiasi altra procedura concorsuale inclusa la mobilità, non si riesce a costruire un percorso condiviso con l’attuale direzione strategica dell’ASL Salerno. Abbiamo inoltrato una richiesta di incontro, poiché per alcune di queste persone interessate potrebbe essere l’ultima possibilità residua per poter definitivamente ricongiungersi al proprio nucleo familiare.
Tutto nonostante che il TAR abbia sollecitato ad un rinnovo dei contratti in essere con una ordinanza, riservandosi un giudizio di merito entro e non oltre il 23 aprile 2015. Lunedì 6 ottobre ci sarà una infuocata assemblea presso la sede di Via Nizza tra sindacati e lavoratori interessati, in cui si elaboreranno strategie di lotta a sostegno della vertenza. Chiediamo a tutti di intervenire, poiché il futuro di ogni operatore è nelle sue mani, anche in considerazione che allo stato buon senso e solidarietà non sembrano alloggiare in tutti gli organismi della pubblica amministrazione.”
CGIL FP CISL FP UIL FPL
Cittadino Margaret Antonacchio Pietro Tomasco Biagio
Commenta