La formazione che mister Menichini proporrà sabato in casa del Foggia sarà dettata, gioco forza, dall’emergenza. Il trainer granata non ha margini di scelta particolarmente ampi. Trevisan ha riportato una lesione di secondo grado e rimarrà fermo quattro settimane. Gabionetta ne ha ancora per un bel po’, Franco e Mendicino torneranno a disposizione per il derby col Savoia. Tuia è in recupero, ma il suo impiego dal primo minuto è in dubbio, in quanto l’ex difensore della Lazio avverte ancora dolore al costato. Migliorano Colombo e Pezzella e questo significa che i due terzini molto probabilmente saranno loro, con Bianchi e Lanzaro coppia centrale. In mediana si rivedrà Pestrin nell’undici titolare e al suo fianco ci sarà Favasuli, mentre Giandonato (acciaccato) andrà in panchina.
In avanti, sulla destra sarà confermato Nalini, ormai imprescindibile. Calil dovrebbe tornare a fungere da punto di riferimento più avanzato, al posto di Ginestra. Per le altre due maglie disponibili sono in corsa Negro, Mounard e Volpe. In base a chi giocherà, la Salernitana si schiererà in campo o col 4-2-3-1 o col 4-4-2. Di certo, rispetto alla partita col Melfi, nella quale i granata hanno concesso un numero troppo elevato di palle gol agli avversari, la squadra di Menichini dovrà interpretare in maniera più accorta la fase difensiva. Anche dal punto di vista dell’intensità (mentale e fisica) ai granata si chiede di più e, dopo la strigliata del diesse Fabiani, è lecito aspettarsi una reazione in campo da parte della truppa.
Col Foggia comincia il ballo.
Invece di strigliare la squadra fabiani pensasse a comprare un attaccante degno di tale nome. Solo Mendicino non basta e Calil è uno spettatore in campo