Fonte ANSA
Sub morti a Palinuro: a marzo decisione su rinvio a giudizio
Slitta a marzo la decisione sull’eventuale rinvio a giudizio per gli indagati per la morte di 4 sub nel mare di Palinuro, avvenuta nel 2012. Al centro della vicenda, la tragica scomparsa dei quattro sommozzatori nella “Grotta degli occhi”, durante una immersione effettuata il 30 giugno di due anni fa. Il giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Vallo della Lucania, Valeria Campanile, ha infatti fissato al prossimo 4 marzo l’udienza per l’accoglimento o meno della richiesta di rinvio a giudizio per omicidio colposo, avanzata dal pubblico ministero della Procura vallese, ai danni di Mauro Navarra, titolare del “Diving center Pesciolino” di Palinuro, che organizzò l’immersione, Stefano D’Avec e Marco Sebastiani, istruttori e dirigenti della “Big Blue School di Roma, dove i sub avevano ottenuto il brevetto, e Annalisa Lupini, moglie di Stefano D’Avec e istruttrice della scuola romana e per la quale è stata avanzata l’ipotesi di concorso in omicidio colposo, poiché non era presente all’escursione. A spingere il gup vallese per un rinvio dell’udienza, sono stati l’eccezione di incompatibilità sollevata nei confronti del legale del Navarra, dato che quest’ultimo rappresenta anche il “Diving” di cui Navarra è titolare, e l’ammissione delle costituzioni di parte civile avanzata dai parenti delle vittime. “Ci auguriamo che questo processo contribuisca ad evitare che si ripetano tragedie simili”, hanno commentato al termine dell’udienza, Silverio Sica e Benedetta Sirignano, legali della famiglia di Panaiotis Telios, uno dei quattro sub deceduti dopo essere rimasti intrappolati nella “Grotta dell’Occhio”. Insieme a Panaiotis Telios, il più giovane del gruppo di sub, romano di origini greche di 23 anni, nell’immersione trovarono la morte Andrea Petroni, di 41 anni, Douglas Rizzo, anch’egli 41enne, e Susy Covaccini, di 36 anni.
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