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Tragedia di Sassano, Verdi: “Per noi merita l’ergastolo e nessuna attenuante”

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Il pm della procura di Lagonegro Teresa Iodice, ha convalidato il fermo, riformulando però l’ipotesi di reato. Ora Gianni Paciello protagonista della tragedia di Sassano è accusato di omicidio colposo plurimo e per lui è stata stabilita la misura cautelare degli arresti domiciliari che dovrà scontare nel reparto dei detenuti dell’ospedale di Salerno.
Con l’omicidio volontario plurimo, il «pirata» avrebbe rischiato anche l’ergastolo. O comunque una pena superiore ai 22 anni di carcere.
Ora invece la sua posizione si attenua, anche dal punto di vista di una probabile pena. Secondo l’articolo 589 codice penale si applica la pena della reclusione da tre a dieci anni se il fatto è commesso con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale da: soggetto in stato di ebbrezza alcolica.
Nel caso di morte di più persone, ovvero di morte di una o più persone e di lesioni di una o più persone, si applica la pena che dovrebbe infliggersi per la più grave delle violazioni commesse aumentata fino al triplo, ma la pena non può superare gli anni quindici. Quindi, alla luce del codice Paciello potrebbe rischiare al massimo quindici anni di carcere.
“Al di là del fatto che Paciello dovrà vedersela con la sua coscienza, con la sua famiglia, con il “fantasma” del fratello che ha ucciso e con i parenti e gli amici delle altre vittime per il resto della sua vita – attaccano Francesco Emilio Borrelli dei Verdi e Gianni Simioli della radiazza – crediamo che l’accusa sia stata troppo light. Il ragazzo è stato protagonista di un massacro e anche se non voleva uccidere. Tra l’altro risulterebbe che già in passato sia stato sempre un amante della corsa spericolata. Chi utilizza certi bolidi in zone dove bisognerebbe andare a velocità ridotta è a nostro avviso una persona che merita punizioni esemplari tipo l’ergastolo e senza nessuna attenuante.
Una macchina a velocità sostenuta su certe strade è secondo noi uguale a un fucile carico che spara all’impazzata per strada. Il rischio che uccida una o più persone è molto probabile. Chi scegli di agire in questo modo a nostro avviso è un criminale a tutti gli effetti non tanto diverso da un killer omicida”.
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