L’iniziativa si svolge sotto l’egida dell’Associazione Italiana di Neuroradiologia Diagnostica e Interventistica, in collaborazione con la Struttura Complessa di Neuroradiologia del P.O. ASL NA1 “S. Maria di Loreto Nuovo” di Napoli, diretta dal Dott. Giovanni Sirabella, la Struttura Complessa di Neuroradiologia della A.O.U. “San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona” di Salerno, diretta dal Dott. Renato Saponiero, e la Cattedra di Neuroradiologia della Seconda Università di Napoli diretta dal Prof. Sossio Cirillo.
Il Corso, riconosciuto quale Corso Formativo ufficiale dell’AINR, rientra in una serie di importanti appuntamenti che rappresentano un utile e costante aggiornamento sulla Neuroradialogia Interventistica ed è diretto principalmente a medici specialisti Neuroradiologi ed a tutti gli operatori medici interessati alla problematica; quest’anno prevede l’attiva partecipazione di Neurochirurghi in occasione della tavola rotonda sulla “Proposta Commissione Congiunta AINR-SINch per Position Paper sugli aneurismi complessi”.
Il Corso sarà articolato in tre sessioni: nella prima sessione si discuterà di aneurismi rotti, nella seconda sessione di aneurismi non rotti, mentre la terza sessione verterà su quando trattare un aneurisma non rotto.
“Dal 1998 ad oggi – hanno dichiarato gli organizzatori del Corso – la diagnosi e le terapie delle malattie che interessano il Sistema Nervoso hanno subito grandi trasformazioni.
Le dodici edizioni del Corso svolte qui a Salerno hanno avuto il grande merito di avvicinare e far dialogare in maniera altamente costruttiva e propositiva da un lato i Clinici Neurochirurghi e Neurologi e dall’altro i Neuroradiologi. Proprio il confronto ed il dibattito che di continuo si evolvono nell’ambito delle specialità coinvolte nelle Scienze Neurologiche permetteranno di tracciare linee guida ottimali per offrire al paziente un ventaglio di terapie ognuna specifica per il proprio caso clinico.
Tale manifestazione scientifica su questi temi di estrema rilevanza per ridurre la mortalità in caso di malattie cerebro-vascolari, ha un’importanza ancora maggiore nel Mezzogiorno d’Italia che ci vede vero fanalino di coda della macchina sanitaria italiana per carenze organiche e strumentali”.