Abuso di ufficio è l’ipotesi di reato formulata nei confronti del sindaco sospeso di Napoli, Luigi de Magistris, del presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, dell’ex presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, e dell’ex presidente dell’Unione industriali di Napoli Paolo Graziano. Per l’edizione 2013 della Coppa America le indagini sono tuttora in corso.
Le presunte irregolarità sulle quali indaga la Procura della Repubblica di Napoli si riferiscono alla scelta dell’Unione industriali di Napoli come socio privato della ACN, la società di scopo alla quale furono affidate la programmazione, la realizzazione e la gestione della regata America’s Cup World Series. Ciò, secondo gli inquirenti, avvenne in violazione della legge del 2006 che stabilisce che per le società miste la scelta del socio privato deve essere fatta con ”procedura ad evidenza pubblica”.
La Uniservizi srl, società unipersonale dell’Unione industriali di Napoli, presieduta da Graziano, a fronte di un investimento di mille euro, avrebbe ottenuto ”la facoltà di gestire in prima persona gli aspetti commerciali dell’evento valutabili nell’ordine di una decina di milioni di euro”. Graziano e alcuni suoi consulenti sono indagati anche per associazione per delinquere finalizzata a “commettere più delitti di falso e turbativa d’asta funzionali al controllo dell’evento Coppa America”. Tra gli indagati figura anche l’avvocato Vincenzo Maria Siniscalchi, ex parlamentare ed ex consigliere del Csm; nei confronti del penalista viene ipotizzato il reato di falso in concorso con altri componenti della commissione di gara indetta dall’ACN per la raccolta di sponsorizzazioni. Non ha ricevuto invece alcun avviso Claudio De Magistris, fratello del sindaco sospeso, contrariamente a quanto si era appreso ieri, come ha precisato oggi il suo legale, avvocato Bruno Botti.