“Se sono una persona perbene che non crea problemi non il motivo per il quale non debba dare il mio nome per comprare un biglietto di una partita di calcio ed accedere così alle trasferte della mia squadra. Dubito che questa cosa possa pregiudicare l’evento sportivo. E’ un problema mentale, una abitudine sbagliata – ha proseguito il Questore -. Non siamo l’unico stato in cui si applica la tessera e negli altri Paesi non mi sembra ci siano tutte queste criticità in merito all’argomento. C’è comunque da dire che nelle partite che ho assistito qui a Salerno di grosse criticità non ne ho viste, anzi, tutt’altro”.
Il Questore ha poi parlato dell’Articolo 9 che tanto non piace ad una parte oltranzista del mondo del tifo, non solo salernitano: “Non mi chiedete valutare se è giusta o meno una legge dello stato. Io la rispetto e basta. Da cittadino una valutazione la posso fare: una persona che ha commesso un errore ed ha sbagliato paga un prezzo. Il percorso in questo caso è un po’ più lungo. L’articolo 9 funge prima di tutto da deterrente”.
Sui prossimi derby il Questore non annuncia precauzioni particolari ma la solita attenzione e qualche uomo in più in campo visti i precedenti tra le tifoserie come ad esempio per il derby contro il Savoia: “Invito i tifosi a venire allo stadio un po’ prima, così ci agevoleranno sicuramente il lavoro. Le criticità si verificano quando tanta gente si accoda dinanzi i cancelli di ingresso oppure dinanzi i botteghini la domenica per comprare i biglietti. Basterebbe anticiparsi…”
e mo se ne son accorti??^???
ma quale derby?!? ma chi li conosce?!?!? basta alimentare false notizie!!
Bisogna dirgli al Questore, che mente o sa di mentire, che negli altri stati le tessera non sono imposte in maniera obbligatoria come in Italia e uno è libero di sottoscriverla o no. In Croazia ci avevano tentato di scopiazzarla su modello italiano e dopo un mese l’hanno levata per un clamoroso flop.