Si tratta in effetti di andamento solo apparentemente eclatanti: il calo delle entrate è determinato principalmente dalla riduzione di quelle stagionali (che nel 2° trimestre, in vista della stagione turistica estiva, si portano sempre ai massimi dell’anno) mentre l’aumento delle uscite è invece in larga parte dovuto al fatto che tutte o quasi le assunzioni stagionali del 2° trimestre si trasformano in altrettanti uscite. Si tratta quindi di andamenti del tutto identici a quelli fra il 2° e il 3° trimestre del 2013 e del 2012, che furono però diversi per intensità che quest’anno risulta particolarmente accentuata. E’ quanto emerge dai dati del “Sistema Informativo Excelsior per l’occupazione e la formazione“, realizzato in ogni provincia italiana a partire dal 1997, da Unioncamere, tramite la rete delle Camere di Commercio, in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e con l’Unione Europea.
L’indagine si articola in quasi 300 mila interviste dirette o telefoniche all’anno e per tale ragione è considerata come uno degli strumenti informativi più completi per la conoscenza dei fabbisogni professionali e formativi delle imprese. In provincia di Salerno, nel terzo trimestre 2014 le assunzioni di lavoratori dipendenti saranno circa 2.820 unità, pari all’84% di tutte le opportunità previste nella provincia; nella regione Campania saranno circa 11.200 e complessivamente in Italia circa 140.000.
In particolare:
• nel 17% dei casi saranno assunzioni a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nell’83% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita);
• si concentreranno per il 58% nel settore dei servizi e per il 74% nelle imprese con meno di 50 dipendenti;
• l’8% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici (ossia profili high skill), quota inferiore alla media nazionale (17%);
• in 11 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati; per una quota pari al 19% interesseranno giovani con meno di 30 anni.
La variazione occupazionale attesa per il periodo in esame in provincia di Salerno risulta negativa: alle 2.820 entrate di lavoratori si contrappongono circa 3.940 uscite (dovute a scadenze di contratti e pari al 77,5%, pensionamenti o altri motivi) da cui deriva un “saldo” negativo pari a 1.120 unità; il saldo occupazionale in termini percentuali sarà pari al -0,9%. Questo saldo negativo è superiore alla media nazionale (-0,8%), a quella regionale (-0,7%) e risulta superiore a quello delle altre province (Napoli – 0,6%, Avellino -0,8%) uguale alla provincia di Benevento (-0,9 %), inferiore rispetto alla provincia di Caserta (-1,0 % ). Le assunzioni non stagionali previste dalle imprese salernitane saranno pari a 970 unità, pari al 34,5%, mentre le assunzioni stagionali saranno di 1.850 unità, pari al 65,5 %.
I settori trainanti sono le industrie alimentari (880 unità), turismo e ristorazione (630 unità) e servizi alle persone (400 unità). Oltre le assunzioni di lavoratori dipendenti sono da considerare tutte le opportunità previste nella provincia:
• 310 contratti in somministrazione (interinali);
• 110 contratti di collaborazione a progetto;
• 130 contratti rientranti in “altre modalità di lavoro indipendente“.
Complessivamente i movimenti occupazionali in entrata saranno pari a 3.370 unità, mentre le uscite consisteranno in 4.540 lavoratori, con un saldo negativo di 1.170 unità, dove il settore di attività che registra il maggior numero di uscite è il commercio e turismo.