Le cialde sono identiche a quelle ‘terrestri’ e la macchina sarà installata vicino alla ‘cucina’ della Stazione Spaziale. Oltre a rilassare l’equipaggio, permetterà di studiare il comportamento dei fluidi nello spazio. Degli esperimenti della missione Futura fa anche parte una stampante in 3D tutta italiana, costruita da Altran e dalla Thales Alenia Space: accanto alla stampante americana arrivata da poco sulla Iss dovrà dimostrare la possibilità di costruire nello spazio pezzi di ricambio.
La maglietta hi-tech del progetto Wearable monitoring (Fondazione Don Gnocchi) controllerà invece il cuore durante il sonno. In programma anche l’esperimento ‘Drain Brain’, coordinato da Paolo Zamboni, del Centro malattie vascolari dell’università di Ferrara, che punta a studiare la circolazione del sangue nel cervello in assenza di gravità. Altri test studiano tecniche di decontaminazione dai batteri (Vable, università della Tuscia), il modo i cui le cellule si sviluppano in assenza di peso (Cytospace, Sapienza università di Roma e Kayser Italia); la perdita di massa muscolare (Bone-Muscke Check, università di Salerno). Nanoparticelle saranno testate contro l’ostoporosi nel test Nato (università di Pavia), e l’adattamento del cervello allo spazio è studiato da Slink (Politecnico di Milano).
Fonte ANSA