LA LETTERA. “Sento nel cuore il desiderio di ringraziarvi per i tanti attestati di solidarietà e di stima che, nei giorni seguenti la processione di San Matteo, avete inteso indirizzarmi. E’ stato un fiume di incontri personali, telefonate, mail, biglietti recapitati a mano in Curia, attestazioni pubbliche, comunicati ufficiali. Come dimenticare poi la partecipatissima veglia in Cattedrale la sera del 30 settembre scorso alla presenza di tantissimi giovani.
Le vostre testimonianze cariche di affetto hanno riempito il mio cuore di uomo e di Pastore della città di Salerno e dell’intera Arcidiocesi, così ricche di storia e di tradizioni sacre. Ho avuto modo di percepire la consapevolezza di tutti che, quanto accaduto durante la processione, è stata una profonda ferita inferta- più che alla mia persona – all’autentica pietà popolare e quindi al Santo Patrono e ai Santi martiri salernitani i cui simulacri erano condotti nel corteo orante e additati alla nostra venerazione.
Vi confido che avrei voluto esprimere la mia gratitudine personalmente a ciascuno di voi, ma siete tanti e sarebbe risultato impossibile. Tuttavia, assicuro ad ognuno la mia preghiera.
Il mio pensiero intende raggiungere anche coloro che, con atteggiamenti inopportuni e irriverenti, hanno svilito lo spirito della processione e infranto la gioia che deriva dal ritrovarsi tutti insieme ad onorare San Matteo. Sento forte la mia paternità anche nei loro confronti. Prego e li affido al Signore perchè, pur nella differenza delle opinioni e delle responsabilità, possiampo ritrovarci uniti per testimoniare sincera devozione al Patrono della nostra Comunità”
Mons. Luigi Moretti
Mi spiace..ma chi la svilita è stato proprio la Chiesa..la Curia e anche lei mons. Moretti.
Salerno non ha mafiosi da salutare con inchini, lei ha offeso una città e le sue tradizioni.
Una parola buona verso i fedeli e la città non lo sentita dire da lei.
Non sono per le esagerazioni, ma la Chiesa è dei fedeli.
Perchè scrivere lettere, che pressupongono risposte, che potrebbero innescare altre polemiche? Non è meglio pregare in silenzio?
Questa chiesa di Salerno…..ripeto questa…è lontana dalla gente….è solo facciata misto burocrazia…
E basta con queste tradizioni. Tutto si può fare basta che sia nel rispetto reciproco e in quello della legge. Non c’è nessuno che ha ragione o meglio, tutti hanno torto. Ma una cosa è certa, bisogna costruire e non tornare ancora sulla colpa di chi sia, tanto è di tutti. Per favore, facciamo solo che queste cose non accadano più. Per andare avanti, a volte, c’è bisogno di un passo indietro, fa parte di tutti.
Per tradizione vorrei una processione senza fischi ed insulti, senza portatori sequestratori, e senza arcivescovi e sindaci dittatori che si scontrano in una ricorrenza cittadina.
ancora ad accendere micce ad innesco ritardato….te ne devi andare via da Salerno
a loro la cec gli fa il solletico….!
Vescovo d’Ippona:
« Il capo del popolo deve capire di essere al servizio della moltitudine… Noi vescovi siamo i vostri servitori e i vostri compagni, perché‚tutti abbiamo lo stesso padrone… Noi siamo insieme superiori e subalterni. Camminiamo alla vostra testa, ma soltanto se contribuiamo al vostro bene… Se il vescovo non realizza questo programma, non è vescovo… di vescovo ha soltanto il nome. »
(Ser. Guelf. 32)
Ad Agostino fa eco la frase di LG 27:
« Il vescovo, mandato dal padre di famiglia a governare la sua famiglia, tenga innanzi agli occhi l’esempio del buon pastore, che è venuto non per essere servito, ma per servire (cf Mt 20,8 Mt 10,4) e dare la vita per le sue pecore (Gv 10,11). »
Le preghiere fanno sempre bene, ma qua servirebbe un’autocritica pubblica, senza se e senza ma da parte di certo clero….e non la vedo….! Allora, mi tornano in mente le sciagurate e oltraggiose parole di Andreotti circa la sorte del Martire Avv. Ambrosoli …. in fondo se l’è andata a cercare…!
la decisione di far leggere questa “lettera alla citta’” da tutti i parroci e in tutte le parrocchie del comprensorio la dice lunga su questo monsignore che nella lotta a “chi l’ha piu’ lungo” risulta ampiamente perdente….egli non si rassegna ad un ruolo subalterno nell’enclave salernitana e cosi’ chiama a raccolta tutte le pecorelle,cercando di far passare,stufando la gente,l’idea peregrina dell’offesa al SANTO e alla chiesa,cercando di minare ancora una volta la certezza della popolazione tutta nella propria devozione al SANTO PATRONO….i piagnistei non incantano i salernitani..quel che rimane,oltre al probabile perseguimento penale di chi è colpevole solamente di amare troppo la propria citta’ e le tradizioni per il SANTO PATRONO,dicevo quel che rimane,è un profondo senso di fastidio e di disgusto,per questi atteggiamenti di ipocrisia latente,mascherati da una patetica legittimazione della fede.
Gent.mo Arcivescovo, mi spiace per quello che ha subito durante la processione, ma se Lei non avesse voluto snaturare tutto e subito, questo non sarebbe successo. Il risultato di tutto è stato uno solo: si è fatto credere, finanche a livello internazionale, che a Salerno (la mia, non la sua città) i portatori facevano l’inchino ai camorristi. L’entrata nella guardia di finanza, la benedizione del mare e la benedizione della città tutta con l’ingresso nel palazzo comunale erano e sono atti religiosi e non profani. Inoltre si è andato a vedere la fedina penale dei portatori quando anche nel clero che seguiva la processione mi sembra ci fosse qualcosa di non adeguato al 100%. Alla fine di questa sua iniziativa ( a Pagani , a Nocera , a Cava dei Tirreni tutte le processioni si sono svolte come sempre) rimarrà solo la vergogna su Salerno ed i problemi giudiziari in cui incorreranno molte persone tra i portatori e la cittadinanza e questo non mi sembra una bella cosa, soprattutto per un pastore di Dio.
Speriamo che non ripeta il prossimo anno gli stessi errori,allora significa essere premeditato,accettiamo come Lei dice la solidarietà ma ci spiega perchè i Santi sono stati portati nell’atrio, perchè ha vietato le soste per far riposare i portatori,chi decide i posti in Chiesa nel pontificale, perchè nell’atrio alla partenza della processione ha detto prendendo il braccio di San Matteo…..io mi avvio chi vuol seguire mi segua….Non torniamo allo scorso anno con quella pagliacciata delle Iene,non mi sembra che Lei ne rimase rammaricato,comunque lascimo perdere .A MENTE FREDDA ABBIAMO SBAGLIATO TUTTI LEI PERDONA I CONTESTATORI IL NOSTRO PAPA PERDONA LEI,DON ANTONIO E SOCI CON LA PROMESSA CHE LA RICORRENZA DEL SANTO PATRONO RITORNI AD ESSERE UN MOMENTO DI GIOIA E DI FEDE DEL POPOLO SALERNITANO
Sua eminenza “Niente sara’ come prima”
Doc e non doc i salernitani non sono buona gente.
Sopratutto quelli che scrivono qui.
Falliti in cerca di consenso politico con l’uso della violenza.
Solidarietà alle autorità ecclesiastiche e municipali
…la frattura e’ insanabile Mons. Moretti, o chi per lui, ne prenda atto…
vedo che anche tu, come il tuo vescovo, sei un vero costruttore di pace…cosa aggiungere….?
Luigi, per essere buona gente che si deve scrivere, vedi è stato detto la verità,io non sono un fallito,non sono un politico,e sono contro la violenza,forse sei tu che la usi in modo strisciante per arrufianarti a qualcuno,se tu credi che io abbia scritto menzogne lo devi dimostrare e vedi che ho tralasciato la Finanza,il Comune.Io posso dirti solo una cosa e i poco di buono che tu ci definisci sono testimoni,sono 3 anni che il 21- 09, una tradizione che è stata sempre onorata con educazione e sacralità dal popolo salernitano, viene turbata senza capirne il motivo da iniziative delle autorità Ecclesiastiche e vedi che le normative della Chiesa sono un’altra cosa,io mi auguro che il prossimo anno ritornerà tutto come prima,il popolo lo vuole.
Il popolo???Ma da quando il popolo ha comandato?? Il governo, il comune ed ogni ente ci tartassa e tu parli di popolo che vuole???Ma siete tutti bravi contro il vescovo… siete solo dei Buffoni e Cafoni…la salerno bene si è vergognata di quello che è successo quindi, mettevi l’anima in pace, queste sono le regole, se ci volete andare alla processione, in pace e con uno spirito religioso, ben venga altrimenti statevi a casa e vedetela per televisione…
sono felicemente fiero di NON appartenere alla tua categoria di salerno bene e nei limiti di ciò che mi è consentito combatterò tutte le porcherie, tue, del TUO vescovo e di quegli inetti dei suoi collaboratori più stretti.