Oggi, complici i tagli del governo e la crisi economica, quei beni di lusso bisogna venderli. All’asta andranno di sicuro il complesso di San Massimo e quello di San Michele, valutati rispettivamente 6 e 3 milioni. Poi c’è l’area di Monte di Eboli, che vale 10 milioni.
In realtà, un tentativo di venerali è stato già fatto ma le aste precedenti sono andate deserte. Oggi il Comune di Salerno ci riprova. Interessante appare l’alternativa rappresentata da un progetto con la Cassa Depositi e Prestiti, che ha subito un stop di recente ma non è stato accantonato del tutto: in pratica la Cassa valuta tecnicamente il valore del bene e lo colloca sul mercato, mettendolo all’asta, alle proprie condizioni. In caso di vendita, i soldi con tanto di plusvalenza vengono subito girati al Comune ma anche in caso di asta deserta l’immobile diventa di proprietà della Cassa Depositi e prestiti che ne dà il controvalore al Comune cedente.
Fonte LIRATV