Lo scrive in una lettera alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ieri ha deciso di impugnare alcune norme della “collegata” relative a urbanistica, professioni turistiche e sevizio idrico integrato e ha promosso le norme relative alla “zona rossa” vesuviana.
Nella lettera – di cui riferiscono stamani alcuni quotidiani – Gabrielli sottolinea che la possibilità prevista dalle norme regionali “di riqualificazione del patrimonio esistente, se opportunamente colta e veicolata da parte degli amministratori locali, potrebbe consentire di ridurre l’esposizione al rischio derivante dalla ricaduta di ceneri e da eventi sismici e di contenere tutte quelle misure di assistenza da adottare nel caso in cui si dovesse procedere alla preventiva evacuazione delle zone a rischio”.
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