“Stiamo valutando caso per caso per le prossime regionali. In Campania c’è stata sicuramente un’ottima azione di governo, un’ottima squadra e non penso ci siano motivi ostativi per sostenere il presidente Caldoro. Vogliamo ovviamente lavorare sul programma – ha detto la Meloni – su una squadra che sia il più possibile credibile e coesa. Esperimenti come questi possono essere utili per lavorare per ricostruire un centrodestra capace di fare il centrodestra e non la stampella del centrosinistra”.
“Per lavorare all’unità, secondo la Meloni, si deve pensare ad un ”tema di merito e un tema di metodo. Nel primo ambito, bisogna capirsi su quali siano le idee che si portano avanti. Se si è di destra e di centrodestra, secondo me, non si può votare l’abolizione del reato di immigrazione clandestina o la depenalizzazione delle droghe. Tante cose che alcuni partiti del sedicente centrodestra hanno votato. Noi siamo rimasti sempre dalla stessa parte. Se gli altri ci aiutano a difendere quelle idee, sono i benvenuti. Poi c’è un tema di metodo che riguarda la rifondazione di un centrodestra. Non si può rimettere insieme un qualcosa che è stato e non è più. Si deve rifondare e non riassemblare. Non deve esserci una conta tra leader, ma un confronto tra modelli. Oggi la mia idea di centrodestra è molto diversa da quella di Alfano. Chi ha ragione?”
Parole di apprezzamento da parte della Meloni proprio nei confronti di quest’ultimo. ”E’ difficile – ha detto – riscontrare nei confronti dei politici un entusiasmo così vivo e sentito da parte della gente. Giovanni Romano ha fatto un ottimo lavoro come amministratore. Noi ci affidiamo con convinzione a lui per la sua esperienza e serietà”. “Noi stiamo partecipando a queste elezioni provinciali per senso di responsabilità, ma ciò non toglie il nostro giudizio assolutamente severo nei confronti delle riforme di Renzi”. . “Sono tutte riforme – aggiunge la Meloni – indirizzate verso la negazione del diritto degli italiani di scegliersi i propri rappresentanti. Si tratta di riforme che tradiscono la incapacità del Governo di andare fino in fondo sui temi seri. O si abolivano le Province o tanto valeva che gli italiani potessero continuare a scegliere i propri rappresentanti, invece di farli eleggere da un secondo livello. Il che é legato ad un Senato di nominati, ad una Camera di cooptati e in generale ad un Parlamento di persone che non possono essere scelte: questo non mi sembra il modo migliore di entrare nella Terza Repubblica”. Secondo Romano: ”Vinceremo questa sfida e la vinceremo per il bene del nostro territorio”.