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Emanuele Scifo può partire, Regione e Asl Salerno sbloccano la situazione

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E’ fatta! Emanuele Scifo può partire. Le speranze adesso hanno più forza ed il sostegno delle Istituzioni. Non tutte in verità. Il giovane ‘guerriero ‘ dovrà subire il trapianto di stomaco, duodeno, pancreas, milza, intestino tenue e crasso. Negli Stati Uniti, a Miami l’unico centro al mondo capace di intervenire,  dovrà restare per circa nove mesi.

La cifra, il milione di euro, è stato coperto dalla Asl (in intesa con gli Uffici della Regione Campania e la partecipata Soresa) e dallo sforzo di famiglia, amici e quanti in questi mesi ci hanno creduto. Nulla dal Governo e dai comuni salernitani.

Ci ha lavorato il Direttore Generale dell’Asl Antonio Squillante, in sintonia con Emanuele, dopo le incomprensioni iniziali. Ci ha lavorato ‘silenziosamente’ la Regione Campania, ci ha lavorato il Consiglio Regionale che poco prima della pausa estiva approvò all’unanimità un Ordine del Giorno proposto dal consigliere regionale del Gruppo ‘Caldoro Presidente’ Giovanni Fortunato.

“Una vicenda complessa, un lavoro straordinario. Adesso Emanuele può rasserenarsi”, sottolinea Fortunato. “Sono felice e lo ringrazio per la pazienza che ha avuto in tutti questi mesi difficili e per l’encomiabile forza d’animo che ha saputo tirar fuori. Ha dovuto aspettare troppo, troppo. Ma non tutti hanno saputo affiancare, come avrebbero dovuto, l’Asl e la Regione in questa fase”.

“Adesso non è il momento delle polemiche ma mi auguro che almeno in questo momento tutti i politicanti inutili che hanno cercato visibilità senza risolvere i problemi sappiano tacere”, tuona Fortunato. “La politica salernitana – conclude Fortunato – prenda esempio da Stefano Caldoro: i suoi uffici hanno lavorato ad un tema sensibile e non ha mai utilizzato la vicenda per scopi strumentali. La solita ed apprezzata lezione di stile. Grande Presidente”.

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