Non accenna a diminuire la polemica del servizio di Report anche con sfottò e ironia. “Stamattina alcuni bagnanti e pescatori hanno improvvisato una manifestazione sulla spiaggetta di Piazza Vittoria contro la trasmissione di Rai 3 che ha attaccato duramente la pizza napoletana.
Tra i vari cartelli – raccontano Francesco Emilio Borrelli e Gianni Simioli della radiazza – anche quello con su scritto: “Gabbanella pur o’ sol è cancerogeno?” I bagnanti in particolare hanno chiesto alla conduttrice del programma di fare una dura inchiesta contro il sole di Napoli che permette di farsi il bagno anche a metà ottobre. Sicuramente c’è qualcosa che non va”.
ANTONIO GIORDANO l’oncologo, patologo, genetista, ricercatore, professore universitario e scrittore italiano naturalizzato statunitense nonchè Direttore dello Sbarro Institute for Cancer Research and Molecular Medicine di Philadelphia ci è andato pesante proprio in diretta sulla Radiazza.
“Dal punto di vista scientifico – ha spiegato – quello che sostiene Report sulla pizza e la correlazione sui tumori non ha riscontri. Altrimenti sarebbero pericolose anche le braciate e le bistecche alla fiorentina. Aggiungo che io da sempre preferisco mangiare una pizza molto ben cotta. Per le nostre conoscenze non c’è correlazione tra le pizze con il cornicione bruciato e la possibilità di ammalarsi di tumore”.
Molto ironico Ulderico Carraturo dell’omonima pasticceria che ha chiamato in diretta Bernardo Iovene l’autore del servizio sulla pizza napoletana invitandolo a fare anche una inchiesta sulla sfogliatella e sui taralli napoletani che potrebbero essere altrettanto pericolosi per la salute della gente.
Le ultime inchieste della Gabanelli sempre sulla genuinitá dei prodotti meridionali e campani in particolare.L’ anno scorso sulla qualitá del caffé e qualche puntata precedente dedicata alla pericolositá della mozzarella della nostra regione.
Noto invece con particolare stupore che una puntata sul parmigiano reggiano ed il grana padano, prodotti in un’ area del Paese considerata la piú inquinata d’ Europa nonché percorsa dal fiume piú contaminato del vecchio continente, ancora non é stata realizzata.
Pensar male é peccato ma a volte ci si “azzecca” diceva un vecchio marpione della prima repubblica.
Stasera mi faró una pizza a sbafo in onore dei nostri cari concittadini “padani”.
Non concordo sulla denigrazione del servizio televisivo. Personalmente adoro la pizza ben cotta e con ingredienti di qualità. L’esperienza mi ha fatto scegliere tuttavia i locali dove mangiarla, dove cioè non avrei avuto la sindrome del dopopizza, sete, gonfiore, cattiva digestione, etc. Ciò vuol dire che la pizza buona non la fanno tutti, come dimostra il fatto che quando decido, e tutti noi decidiamo,
di mangiarla andiamo in un posto e non in un altro. Che cosa ci fa scegliere : il grado di cottura, l’impasto e la sua salatura, la qualità degli ingredienti, il tipo di forno e l’orario in cui mangiarla. Ora se la pizza è bruciacchiata o poco cotta, l’olio è scadente, il pomodoro è acido, la mozzarella o il fiordilatte sono in realtà un formaggio di pasta filata scadente, gli ingredienti che sono aggiunti sono secchi e insapori….me ne accorgo eccome, ce ne accorgiamo eccome! Allora perchè ci scandalizziamo? Il servizio televisivo ci ha illuminato sui millantatori di qualità “verace” dei prodotti utilizzati che, invece, sono scadentissimi e per pochi centesimi di guadagno dei pizzaioli fasulli non sono per niente nostrani ma addirittura tedeschi, cinesi, rumeni. Sappiamo benissimo chi è la “buona” pizzeria e come siano immangiabili quelle di altre. Io vado sempre negli stessi posti, non cambio mai, dimostrazione che non ci si può fidare. I controlli non esistono e le sedicenti associazioni di “pizza napoletana verace” non esistono, sono falsità risapute e riconosciute. Non scandalizziamoci, Rai3 ha detto una verità che sapevamo già. Pochi sono buoni e la maggior parte sono uno schifo.
Questo e’ uno modo stupido di affrontare un problema che ha evidenziato Report.Noi siamo la Regione che si e’ distinta per alti livelli di diossina nella mozzarella del Casertano e non solo;siamo la Regione che si e’ distinta nel Napoletano per tracce importanti di radioattivita’ nelle acque(vedi documentazione della base Nato Americana) e siamo la regione che nei Parchi si ritrova casualmente amianto.Abbiamo un territorio martoriato dalla criminalita’ organizzata.In questo quadro mostruoso che possiamo tranquillamente vedere facendoci una passeggiata su dove coltivano molti contadini(in prossimita’ di discariche cn perdite di pericoloso percolato)la cosa peggiore e’ negare e dire che nossignore sno i giornalisti a sbagliare.Lo sapevamo da anni dei cartoni non a norma,della mozzarella che non e’ mozzarella,dei forni sporchi,della legna che non e’ legna,del pomodoro che viene dalla Cina,dell’olio lampante e tutto questo ha senso e logica sul piano economico.Per fare una pizza decente e guadagnarci dovrebbe costare 10 euro una margherita.La media e’ 3 euro.Ma come puo’ essere un prodotto di qualita’?
Sono cose che già molti sospettavano o facevano finta di non sapere. Come succede spesso in Italia ci si gira sempre dall’altra parte fin quando qualcuno non grida che il re è nudo.
Non credo che persone che fanno il bagno a Bagnoli e in mezzo all’immondizia possa fare lezioni di salute ed educazione all’alimentazione.
Poi naturalmente possiamo continuare a menarla col sole, il mare e la mozzarella per tutta la vita, mentre le pizze, al Nord (dove vivo) come al Sud, sono fatte con i peggiori scarti della peggiore produzione industriale cinese…
stati al nord, come ti permetti di dire che al sud la pizza è fatta con i peggiori scarti??? ci sono pizzeria buone e pizzerie economiche, ma non tutti fanno la pizza con mozzarella di bufala, il prosciutto dop anzichè industriale, il cotto di qualità anzichè quello in sacchetto, ecc ecc Io conosco tante pizzerie che usano alimenti freschi e di qualità, poi se mi volete dire che fa male il cornicione , che l’ampolla dell’olio deve essere pulita invece che rabboccata, che la farina è industriale e la pizza è pesante vi dirò: voglio murì col sorriso e pa a panz chiena!!!
Che piacevole sorpresa scorpire che la pianura padana (luogo salubre e incontaminato che ha dato i natali a due prodotti di eccellenza quali il prosciutto di Parma e il parmigiano reggiano) sia stata considerata dall’ UNESCO patrimonio dell’ umanitá.Questo riconoscimento é da attibuire alla genuinitá dei suoi pascoli e all’ altissima qualitá delle sue acque che irrigano i campi, in cui maialini di primo pelo e mucche sontuose quasi da pubblicitá,possono tranquillamente scorazzare liberi da qualsiasi forma di inquinamento e trambusto che potrebbe inficiarne la qualitá e la bontá.Questo grande riconoscimento pone fine a una sterile polemica inscenata dai produttori campani che con i loro prodotti di scarsa qualitá (pomodoro San Marzano doc,pasta di Gragnano,mozzarella della piana di Paestum,olio extravergine del Cilento) cercavano spazio a livello nazionale senza averne i requisiti.Secondo il mio modesto parere la vera pizza DOC (italiana) dovrebbe essere composta utilizzando gli ingredienti provenienti da queste zone: Olio extravergine della Val Brembana;mozzarella di nutria filante made a Reggiolo;pomodoro secco di Porto Marghera).
Per Gabriele: le persone ritratte nella foto (se non sbaglio) si trovano a lungomare Caracciolo e non a Bagnoli.Ti faccio notare che proprio li c`é la pizzeria Gino Sorbillo (dove qualche settimana fa il sindaco di NY ha sostato con la famiglia addentando due margherite) e di fronte il golfo di Sorrento con Capri,Ischia e Procida;ma se vuoi puoi sempre rifugiarti su una bella terrazza affacciata sul Po dalle parti di Reggiolo o Suzzara e ammirarne le limpide acque, dove potrai gustare qualche prelibatezza “Bio” a chilometro zero.
Nessuna polemica e con affetto (un emigrante)
Che piacevole sorpresa scorpire che la pianura padana (luogo salubre e incontaminato che ha dato i natali a due prodotti di eccellenza quali il prosciutto di Parma e il parmigiano reggiano) sia stata considerata dall\’ UNESCO patrimonio dell\’ umanitá.Questo riconoscimento é da attibuire alla genuinitá dei suoi pascoli e all\’ altissima qualitá delle sue acque che irrigano i campi, in cui maialini di primo pelo e mucche sontuose quasi da pubblicitá,possono tranquillamente scorazzare liberi da qualsiasi forma di inquinamento e trambusto che potrebbe inficiarne la qualitá e la bontá.Questo grande riconoscimento pone fine a una sterile polemica inscenata dai produttori campani che con i loro prodotti di scarsa qualitá (pomodoro San Marzano doc,pasta di Gragnano,mozzarella della piana di Paestum,olio extravergine del Cilento) cercavano spazio a livello nazionale senza averne i requisiti.Secondo il mio modesto parere la vera pizza DOC (italiana) dovrebbe essere composta utilizzando gli ingredienti provenienti da queste zone: Olio extravergine della Val Brembana;mozzarella di nutria filante made a Reggiolo;pomodoro secco di Porto Marghera).
Per Gabriele: le persone ritratte nella foto (se non sbaglio) si trovano a lungomare Caracciolo e non a Bagnoli.Ti faccio notare che proprio li c`é la pizzeria Gino Sorbillo (dove qualche settimana fa il sindaco di NY ha sostato con la famiglia addentando due margherite) e di fronte il golfo di Sorrento con Capri,Ischia e Procida;ma se vuoi puoi sempre rifugiarti su una bella terrazza affacciata sul Po dalle parti di Reggiolo o Suzzara e ammirarne le limpide acque, dove potrai gustare qualche prelibatezza \”Bio\” a chilometro zero.
Nessuna polemica e con affetto (un emigrante)
Siamo tutti quanti made in Sud, siamo tutti quanti made in Sud…ah cett cett….drogati padani io a Napoli mi magno i panzarotti fritti nell’olio di semi di girasole o di soia e “skiatto di salute” cmq ngopp a pizza ci va il Fiordilatte non la Mozzarella pecchè caccia troppa acqua….nessuno nasce imparato
Si rivede Giggino l’Argentino con le sue missive di cui non si capisce un c…o. Ma vai sui siti napoletani e non farti più vedere
In ogni caso il fiordilatte piú indicato é quello di tramonti.Infatti, i tramontini lo hanno creato proprio in funzione della pizza.Grande scuola di maestri pizzaioli formatisi nel piccolo borgo della costiera amalfitana portano in giro per il mondo la loro tradizione,anche se poi si esaltano sempre i napoletani.
Basta visitare il sito per rendersi conto.
http://www.tramontipizza.org
Ah dimenticavo di dire Vamos Vamos argentina vamos vamos a Ganar….grande Tevez che bomber, l’argentino senza il rigore è come una Francia senza Parigi…
Come è desolante leggere le risposte rivolte a me da chi nemmeno si firma, veramente disgustoso. Io sono di Salerno e vivo al nord non per scelta ma per lavoro.
E’ disgustoso metterla sempre, sempre SEMPRE sul sole, il panorama, le bellezze artistiche e la pizza c’a ce regn a panz e di come quelli al nord siano dei poveri e grigi sfigati. E mettere la testa sotto la sabbia.
Ho mai detto che TUTTE le pizzerie usano ingredienti scadenti? No.
Ho invece detto che al sud come al nord le edulcorazioni alimentari e le truffe esistono, e che è da ignoranti pensare che solo perché al sud la pizza debba essere per forza genuina.
Certo, è più facile illudersi e crearsi degli alibi, con il solito vittimismo che ha rovinato la nostra terra e costretto la gente ad emigrare, vero?
E’ veramente incredibile poi il doppiopesismo: un salernitano può parlare male di Napoli, ma se lo fa uno del nord (e non lo sono; come ho già detto sono di Pastena) allora no.
X Gabriele.Scusa ma non ho capito,puoi dire sciocchezze solo perché sei di Salerno? L’altro utente ha solo sottolineato che non era bagnoli,beh tu al nord dici che non siete grigi poveri e sfigati?Nesuno di noi l’ha detto,e non accettiamo che tu parli di vittimismo.Io e come me tanti altri, non ci sentiamo affatto vittime per esserci realizzati nella nostra terra a differenza tua.Tutto questo astio solo perché sei dovuto emigrare?Tieniti le tue pizze e noi ci teniamo le nostre.Senza rancore
Avevo solo precisato che nella foto i tre erano sul lungomare di Napoli e sottolineato la bontà dei prodotti “padani”rispetto a quelli meridionali (grazie Antonio per sottolinearlo).Sono anch’io emigrante è vivo a Barcellona,ma l’amore per la mia terra e il sud rimane iimmutato e mi sento orgoglioso di essere salernitano.La verità che il sud lo hanno sputtanato proprio i terroni che vivono al nord Italia facendo il gioco di tutti quelle lobby a cui un meridione arretrato è ignorante fa comodo per meglio controllarlo.Capisco che la piadina è spettacolare ed eccezionale,ma sostenere che un prodotto come la pizza è più buono a Verona (il gambero rosso) che a Napoli mi sembra alquanto azzardato. Tutta questa sceneggiata che ha fatto Report appare pretestuosa e “huele mal”come direbbero qui. Gabriele:non te la prendere,l’importante che tu sia felice dove vivi e sereno.Io come i miei concittadini (anche se su sponde opposte) mi godo ancora il mare della Barceloneta,che non sarà certamente quello di Erchie,ma di questi tempi va più che bene.Viva il sud,viva la pizza di Carminuccio e la zizzona di Battipaglia.
Buon fine settimana a tutti
Ma io non ce l’avevo affatto con l’utente che ha sottolineato che non era Bagnoli, ma il commento precedente, non firmato, per il quale mi sono reso colpevole di lesa maestà, o qualcosa del genere.
Per il resto mi scuso, non volevo far partire una polemica e ho alzato i toni quando ho letto quel rozzo commento, pur senza volerlo.
l’ignoranza dei napoletani è immensa , si caro pescatore anche il sole è cancerogeno , la mozzarella aversana è piena di diossina , e avete rovinato una regione intera mandando da 20 anni alla regione i vostri amici camorristi in cambio di posti di lavoro .fatevi curare da loro i tumori io non voglio che le mie tasse servano per curare queste persone che invece di svegliarsi e dire ” ‘o cazz’ è ver ” fanno le vittime. Dai vesuvio pensaci tu