Parte da Avellino, per concludersi domenica, la tornata elettorale che rinnoverà il volto delle province campane dopo la riforma Delrio. Molte le novità introdotte rispetto al passato, a partire dall’istituzione della città metropolitana di Napoli, passando per il corpo elettorale che – trattandosi di elezioni di secondo grado – sarà composto non dai cittadini ma dagli stessi consiglieri comunali delle province interessate. Se nel capoluogo irpino si vota domani dalle 8 alle 20, a Napoli, Salerno e Benevento, le altre province al voto, si andrà alle urne domenica con gli stessi orari. Lo scrutinio è previsto a partire dalle 8 del giorno dopo.
* NAPOLI – Napoli e la sua area di oltre tre milioni di abitanti diventano città metropolitana i cui confini geografici ricalcano quelli della vecchia provincia dalle cui ceneri sorge. Il sindaco metropolitano e’ di diritto il sindaco del comune capoluogo. Assieme a lui trovano posto nel nuovo Consiglio metropolitano ventiquattro consiglieri. Il caos sorto attorno alle sorti della giunta de Magistris ha movimentato non poco la vigilia delle elezioni che Forza Italia, ma anche il Pd di Napoli, avrebbero voluto rinviare. Dopo la sospensione del sindaco de Magistris toccherà al facente funzione Tommaso Sodano ricoprire l’incarico di sindaco metropolitano.
Sono 800 i grandi elettori chiamati al voto che sarà segreto. Cinque le liste in gara: Forza Italia, capeggiata dal presidente uscente della Provincia Antonio Pentangelo, Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, Pd, Ncd e ‘Lavoro, Sviluppo e Ambiente – Città Metropolitana Bene Comune’ che raccoglie al suo interno molti consiglieri comunali dell’attuale maggioranza al Comune che sostiene de Magistris. Toccherà al nuovo Consiglio scrivere il suo statuto con le regole per la successiva elezione.
* SALERNO – Cambia lo schema per le altre province dove non viene istituita la città metropolitana. A Salerno due i candidati alla presidenza della Provincia: Giuseppe Canfora (Pd), sindaco di Sarno (Salerno) e Giovanni Romano, espressione del centrodestra, sindaco di Mercato San Severino (Salerno) e assessore regionale all’Ambiente. Sette in tutto le liste. Canfora sara’ sostenuto da tre liste con i simboli di Pd, Sel e Udc; Romano avra’ il sostegno di quattro liste: Forza Italia, Nuovo Centro Destra, Fratelli d’Italia e la civica “Provincia Moderata e Riformista”.
* AVELLINO – Sfida dalla forte connotazione politica ad Avellino dove i candidati alla presidenza sono Paolo Foti, sindaco Pd del capoluogo, e Mimmo Gambacorta, sindaco di Ariano Irpino, vice coordinatore regionale di Forza Italia. Quattro le liste a sostegno di Foti: Pd, Alleanza Civica (costituita da Sel, Scelta Civica e da Irpinia di Base); lista Davvero e Costituente Popolare-Udc. Con Gambacorta, sono schierate la lista di Forza Italia e quella del Ncd, che in Irpinia fa riferimento al presidente del Consiglio regionale, Pietro Foglia. A sorpresa, Ciriaco De Mita, che nei mesi scorsi aveva auspicato una soluzione unitaria, ha schierato l’Udc nel campo del centrosinistra, rompendo di fatto l’alleanza con il Pdl del senatore Cosimo Sibilia, durata quattro anni nel governo dell’amministrazione provinciale di Avellino.
* BENEVENTO – Claudio Ricci, sindaco di San Giorgio del Sannio sostenuto dal centrosinistra, e Giorgio Carlo Nista, primo cittadino di Colle Sannita e candidato del centrodestra, si contendono a Benevento la carica di presidente della Provincia.
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