Viviamo tutti un momento di grandi difficoltà, amministrare i nostri territori ed occuparci ogn’uno delle proprie responsabilità diventa sempre più complesso e faticoso.
Il drammatico intreccio della lunga e perdurante crisi economica ed il progressivo, drastico, taglio delle politiche di bilancio, nazionali che locali sta mettendo a dura prova la capacità stessa di intervento dei poteri pubblici per contrastare gli effetti della crisi sul nostro tessuto sociale e familiare.
In tale contesto diventa sempre più difficile per le amministrazioni locali garantire ai nostri concittadini interventi ordinari di sostegno e vanno perciò ad acutizzarsi ed estendersi tensioni e lacerazioni della trama sociale e familiare.
Questo quadro è più drammatico ed evidente nei territori del nostro Mezzogiorno, già duramente provati da ritardi infrastrutturali e dalla endemica debolezza del tessuto economico e produttivo.
In Campania poi la situazione è ancor più difficile a causa della totale assenza di una qualsiasi programmazione in campo sociale da parte della giunta regionale a guida Caldoro. Questi anni sono passati per Caldoro come se nulla fosse avvenuto, cioè come se la crisi e il progressivo depauperamento e marginalizzazione economica e sociale non avesse riguardato fasce sempre più larghe di persone, famiglie e aree del nostro territorio regionale.
La giunta Caldoro invece ha fortemente ridotto risorse, bloccato trasferimenti ai Comuni e Piani di Zona e utilizzato i finanziamenti dedicati alla programmazione socio sanitaria e sociale per ridurre il deficit sanitario. In questi anni si sta attuando di fatto un graduale piano di privatizzazione dei servizi alla persona e ridimensionamento del ruolo attivo dei Comuni e dei Piani di Zona, nel tentativo di indebolirne la capacità di intervento in uno spazio sempre più residuale.
Se a questo si aggiunge il sostanziale azzeramento del Fondo nazionale per le politiche sociali e dei trasferimenti statali ai Comuni diventa davvero complicato continuare a governare i problemi dei nostri territori e mettere in campo azioni concrete degne di un Paese civile.
Allora è urgente contrastare la assenza di qualsiasi progetto di sviluppo sociale e le scelte scellerate della giunta regionale e mettere in campo una piattaforma che, partendo dalla conoscenza diretta dei territori e delle problematiche da parte degli amministratori locali, delle organizzazioni sindacali e degli operatori sociali e del terzo settore, ricollochi al centro dell’azione pubblica le politiche di integrazione e di sostegno alle persone ed alle famiglie, assegnando risorse adeguate e ripensando le politiche sociali del nuovo millennio.
L’incontro, vedrà la partecipazione dell’On.Ileana Piazzoni (XII Commissione Affari Sociali Camera dei Deputati) e del Sindaco di Salerno, On. Vincenzo De Luca.
Nino Savastano Assessore politiche Sociali Comune di Salerno
Luigi Bernabò Vice presidente Commissione consiliare Politiche Sociali
Mi sembra la scena DI UN FILM. Indovinate quale?