Da allora, però, quanto fu stabilito in quell’accordo raggiunto a seguito di una riunione terminata solo a tarda notte non è stato ottemperato dalla Regione Campania. L’intesa prevede infatti il riconoscimento economico dei chilometri effettuati con un pagamento entro 30 giorni. Il mancato arrivo delle somme previste ha costretto la Sita a ricorrere alla cessione del credito alle banche.
Ad evitare i ritardi nei pagamenti di agosto non era bastata nemmeno l’autorizzazione dell’assessore regionale ai trasporti Vetrella ad innalzare i tetti di spesa, sbloccando 76 milioni. Alla Sita Sud erano rimaste le difficoltà per coprire gli stipendi. Ora, per sbloccare di nuovo la questione occorre attendere la decisione della Regione Campania, chiamata a far fronte al debito con Sita Sud.
L’alternativa dell’azienda è quella di cedere di nuovo il credito alle banche, soluzione poco gradita al governo regionale. Intanto, la maggior parte dei bus restano fermi per problemi tecnici. Le difficoltà minori sono in Costiera Amalfitana, dove sono in circolazione i mezzi meno usurati dell’azienda.
Niente stipendi; SITA in agitazione, intervista a D’Ambrosio Giovanni Uil Trasporti
Sono uno degli utenti che senza spiegazioni è stato lasciato a piedi dalla SITA ; posso comprendere le ragioni che stanno muovendo queste agitazioni ma mi appare inopportuna ed al limite della buona educazione il tono di alcune risposte ma soprattutto il modo nel quale vengono liquidati i turisti ; anche chi scrive è un lavoratore ed è per queste ragioni che pur mostrando una sentita solidarietà ai dipendenti ed alle loro famiglie non posso, però, non chiedere il medesimo rispetto per la utenza, ad esempio, annunciando gli scioperi e garantendo un minino di corse.
Questo perchè si ritiene che un gesto di comprensione può nascere solo dal riconoscimento dei diritti di tutti.
Sono uno degli utenti che senza spiegazioni è stato lasciato a piedi dalla SITA ; posso comprendere le ragioni che stanno muovendo queste agitazioni ma mi appare inopportuno ed al limite della buona educazione il tono di alcune risposte ma soprattutto il modo nel quale vengono liquidati i turisti ; anche chi scrive è un lavoratore ed è per queste ragioni che, pur mostrando una sentita solidarietà ai dipendenti ed alle loro famiglie, non può, però, non chiedere il medesimo rispetto per la utenza, ad esempio, annunciando gli scioperi e garantendo un minimo di corse.
Questo perché si ritiene che un gesto di comprensione può nascere solo dal riconoscimento dei diritti di tutti.