C’è delusione e rabbia da parte dei lavoratori che hanno così deciso di dare vita alla protesta di oggi. «Abbiamo esperito ogni utile tentativo – affermano i Segretari Generali Angelo De Angelis CGIL FP e Pietro Antonacchio CISL FP – ma purtroppo nemmeno la coscienza e il buon senso hanno prevalso nei confronti dei lavoratori che avrebbero necessitato di tutt’altra attenzione». «Rispetto ed obbligo morale –continuano i Segretari – verso i lavoratori e le loro famiglie imponevano un confronto sociale allargato a quanti avrebbero dovuto mostrare massima attenzione e cercare di trovare soluzioni praticabili a tutela sia dei lavoratori che dei pazienti». I sindacati sottolineano anche la fuga di responsabilità da parte di chi ha l’onere di salvaguardare il sistema a difesa del diritto fondamentale del lavoro e alla salute delle comunità di riferimento. Viene inoltre evidenziato da Cgil Fp e Cisl Fp che nessuna responsabilità è ascrivibile al manager Squillante, che attualmente eroga le risorse spettanti a scadenza naturale, anche se dai sindacati ci si aspettava la presenza di un delegato alla riunione indetta dalla Prefettura con il patron di Cedisa e Quiete. Infine, viene considerata grave anche la mancata partecipazione dell’Agenzia delle Entrate, perché evidenzia l’assenza dello Stato di fronte alla sopravvivenza di 100 famiglie sul lastrico che aggraveranno ulteriormente il bilancio negativo dei disoccupati nella provincia di Salerno ed il fallimento di strutture produttive gestite maldestramente con fondi pubblici.
Fonte LIRATV
ma quando i dipendenti e i consulenti del CEDISA bloccheranno tutte le attività assistenziali ed ambulatoriali e pretenderanno di rivalersi sul patrimonio di Calabrese?