“Dopo i Comuni, coinvolgeremo per il 24 ottobre prossimo, presso l’Auditorium, anche aziende della filiera rurale, associazioni, enti pubblici e privati, e tutti quei soggetti che possono concorrere a pianificare il futuro del territorio – ha spiegato Vuilleumier – Alla base di questo progetto c’è la voglia di fare rete. Inoltre, aiutando le produzioni agricole rispettose delle peculiarità ambientali e paesaggistiche dei territori, preserviamo quella identità dei luoghi che ci ha permesso di conquistare il riconoscimento dell’Unesco. La gestione dell’ambiente e del territorio è un tutt’uno con la problematica agricola e di mobilità e, quindi, va affrontata e studiata per proporre un Piano di distretto agricolo idoneo a fronteggiare le tematiche, che attanagliano effettivamente la nostra agricoltura, dalle acque di irrigazione, alle macerine ed alla difficile mobilità dei versanti acclivi. Pertanto il Comune di Ravello intende portare avanti un progetto pilota sperimentale in tal senso, possibilmente in sinergia anche con le altre amministrazioni limitrofe”.